Il ritorno dei miei pensieri

Da Flavialtomonte

La mia più sincera attitudine nella scrittura arriva in questo periodo, e tira fuori il meglio – e forse anche il peggio – di me, di quello che ho dentro, che scruta, che scosta, che sosta anche solo per un attimo tra i miei pensieri, e li raccoglie nei racconti più riusciti.

Sono quei racconti che silenziosamente mi appartengono.
Le parole son’ nulla e i pensieri, direttori di un’orchestra di piogge, si abbandonano chiassosamente nel loro ordine stabilito. E chi lo stabilisce sa già la terra su cui farle cadere, ne conosce i gradi, lo spazio, l’umidità. Infligge loro un destino da portare a termine in questo universo di stelle e pianeti giganti. Tra i nostri pensieri siamo quella goccia che destinatamente cade e quella stella che indistintamente infuoca nel cielo e, vicini o distanti, ci portiamo avanti. Accasciamo il nostro corpo su questa terra, lo lasciamo vivere autonomamente, mentre proviamo a entrarci dentro, nei luoghi inesplorati del nostro essere. Chi siamo?
Riecco la pioggia che bagna la nostra morbida pelle, e non sfiora mai le ossa che fortemente ci compongono. Cosa, ci tiene veramente in piedi, e cosa, ci dona la vita?