E’ una notizia che è passata inosservata ai più, ma storica per il mondo del motociclismo italiano. A distanza di quasi 40 anni dall’ultimo mondiale vinto torna in pista (e con velleità di vittoria) il MARCHIO italiano per eccellenza delle due ruote, la Meccanica Verghera Agusta o MV Agusta, come è universalmente conosciuta. A dire il vero già negli anni 2000 l’MV ha partecipato (e vinto) al CIV (Campionato Italiano Velocità) con Luca Scassa come pilota, ma è un campionato nazionale.
Stiamo parlando di un’ottantina fra mondiali piloti e costruttori vinti a cavallo degli anni 50 e 70 in 4 classi diverse (oltre a varie edizioni del Tourist Trophy dell’Isola di Mann, forse la corsa di Moto più famosa al mondo). Con lo storico marchio italiano hanno corso e vinto diverse leggende del motociclismo mondiale come Giacomo Agostini (record di mondiali (15) e gare vinte(123)), John Surtees (vincitore del mondiale sia in moto che in formula uno), Mike Hailwood (non a caso soprannominato Mike the Bike, 9 mondiali vinti).
Dicevamo del ritorno alle corse. Per la stagione 2014 la MV ha annunciato che parteciperà sia al mondiale Superbike che a quello Supersport fornendo le moto al Team Yakhnich Motorsport, il Team Russo che quest’anno ha vinto il mondiale Supersport con Lowes in sella a una Yamaha. L’MV ha già portato quest’anno in pista nel mondiale Supersport una sua squadra con i piloti Rolfo e Iddon, ma era un anno di sviluppo della moto. Per il prossimo anno gli obiettivi sono ben altri, con le F4 pronte a sorprendere e fare esperienza nel mondiale principale e le F3, in mano al Team campione del mondo della categoria, volenterose di fare un mondiale di vertice.
Ancora non è dato sapere i nomi dei piloti che saliranno sulle MV per il 2014. Confesso che per un po ho sperato in Melandri, ma il ravennate, dopo il ritiro del Team ufficiale BMW, ha firmato per l’Aprilia, la moto che si è dimostrata più forte e continua negli ultimi anni.
Comunque il ritorno in un campionato molto importante e popolare dello storico marchio italiano, non può che destare grande curiosità e interesse. Speriamo che la casa costruttrice di Varese possa rivivere almeno in parte i fasti gloriosi del passato.