Grande serata di musica a Il Cancello del Cinabro di Genova. Sabato 10 Maggio il clou è rappresentato dalla Nuova Idea, che si ritrova nella città laddove tutto iniziò, riproponendo quasi tutti gli attori del passato. E’ una reunion fortemente voluta da Paolo Siani, da tempo bresciano, ma col cuore sempre posto sotto alla lanterna; un incontro anticipato da quello dell’Ottobre 2011 al Teatro Verdi di Sestri Ponente, che ha avuto un seguito, il cui risultato tangibile è racchiuso nel DVD “NUOVA IDEA Live Antology”, da poco uscito sotto la regia dell’etichetta Black Widow. Pienone al Cinabro, un locale diventato punto di riferimento per la musica genovese, con il piccolo grande difetto di avere dimensioni contenute, che se da un lato regalano il feeling dei Club dei tempi gloriosi, dall’altro rappresentano un limite per l’affluenza e per la comodità dei presenti, che a differenza di quanto accadeva nel passato, in locali simili, hanno, ed è dato oggettivo, una … maggiore età. Ma ce ne fossero di “Cancelli” come questi, gestiti con tanta passione! In apertura un altro gruppo ligure, della zona di Albenga, anch’essi della scuderia Black Widow: i Flower Flesh. A loro è destinato uno spazio temporale più ristretto, circa trenta minuti, ma il tempo è sufficiente per venire a conoscenza di due brani inediti che faranno parte dell’album futuro. Uno di questi, “The Smell Of The Aardvark, è contenuto nel video a seguire. Giovani, ma con una discreta gavetta alle spalle, dimostrano la solita vitalità dal vivo, e propongono una musica progressiva con sfumature originali che sfocia in quello che al contrario è la carenza di molte band di coetanei, e cioè la capacità di fornire il marchio di fabbrica, una musica che può anche non piacere, ma che è brand inconfondibile del gruppo, che diventa così riconoscibile tra molti. Ed è questa opinione che ho condiviso con altri musicisti presenti. In attesa del loro nuovo disco… ascoltiamoli.
Non è stata una serata da meri ricordi, una rimpatriata dal sapore tra il triste e il goliardico, ma piuttosto una dimostrazione di assoluta “forza musicale” che richiede, a mio giudizio, molte riflessioni che riguardano il futuro. Apparrebbe come vero peccato il non dare seguito ad un progetto così stimolante e ancora fresco, di sicuro gradimento per il pubblico di riferimento, ma non solo quello. Forse la TV non arriverà più come accadeva un tempo, il mondo è cambiato e l’offerta - imposta - totalmente differente, ma la Nuova Idea vista al Cinabro non avrebbe problemi nel ricavarsi spazio adeguato nel panorama italiano, e forse qualcosa di più: il Giappone ha sempre fame di prog italico. Le speranze sono rivolte a Paoli Siani, artefice di un primo miracolo, che si spera possa moltiplicarsi con rapidità. E noi appassionati di Musica attendiamo fiduciosi.