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Il ritorno di Anna Maria Franzoni

Creato il 18 giugno 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Il ritorno di  Anna Maria FranzoniA seguito della sentenza in Cassazione pensavamo fosse tutto finito, il silenzio permetteva di decantare tutte le emozioni e le reazioni legate alla vicenda Cogne.  Al contrario la protagonista, una delle più discusse mamme d’Italia, Anna Maria Franzoni, è tornata a riempire gli schermi televisivi, all’interno del programma estivo, “A Gentil Richiesta” condotto da un’entusiasta Barbara D’Urso, i nuovi  momenti salienti  delle deposizioni, rilasciate in aula a 3 anni dalla carcerazione.

Il ritorno di  Anna Maria Franzoni
Anna Maria Franzoni, condannata a 16 anni di reclusione per l’omicidio del piccolo Samuele, continua a proclamarsi innocente e a raccontarci con tono piagnucoloso, intervallato dalle lacrime la sua versione dei fatti:…“E subito sono andata… ho preso questo piumone, l’ho tirato su… sentivo questo rantolo… e quando ho tirato, su questo piumone, ho visto lui… era disteso col viso in su, supino, con questa ferita enorme in mezzo alla fronte… mio figlio è stato ucciso e non da me…poi la disperazione, il nulla attorno a me…

Che la depressione post-partum procuri uno sganciamento psicologico è fuori di dubbio, la donna che ne soffre sperimenta una costante sensazione di inadeguatezza nei confronti del nuovo ruolo, può sentirsi  delusa perché la maternità si è rivelata un esperienza molto diversa da quella che si aspettava, e può sperimentare del risentimento nei confronti del neonato perché questi le assorbe tutte le energie.

Il ritorno di  Anna Maria Franzoni
Ma, fino ad oggi,  la scienza e la giustizia, non  si erano mai trovate di fronte ad un caso come la Franzoni, o è veramente un enorme errore giudiziario o lei recita un copione perfetto, che però lascia aperto il dubbio su alcune incongruenze. Dal suo racconto viene evidenziata l’azione  del sollevamento del piumino e la relativa e sorprendente constatazione di un fatto inatteso, quando in realtà tutto intorno è un macchia di sangue, pareti, pigiama, letto…uno scenario che sfugge alla sua ricostruzione…

Condannandomi, i giudici hanno invece commesso una doppia ingiustizia: hanno colpito me, che già avevo avuto il dolore atroce (che non auguro a nessuno) di perdere un figlio in quel modo, ma hanno anche fatto un torto alla memoria del piccolo Samuele: il suo assassino è libero e indisturbato mentre io sono qua dentro»

Il sondaggio chiede al pubblico a casa: Anna Maria Franzoni mente o non ricorda?

Il 74% degli italiani ritiene che Anna Maria menta.

Non mi sembra il caso di  aggiungere altro commento al mistero Cogne.


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