ROMA – Gli amanti del cinema grottesco e in particolare del mitico duo palermitano formato da Daniele Ciprì e Franco Maresco, non potranno non amare questo gioiellino di ironia e irriverenza che è “Il ritorno di Cagliostro“.
Girato in stile documentaristico, il film narra vita, morte e miracoli di una scalcinata casa di produzione cinematografica nella Sicilia post bellica (la Trinacria Film), chiamata a produrre con una star americana sul viale del tramonto una pellicola sulla figura del conte Cagliostro.
Straordinario quanto dissacrante, “Il ritorno di Cagliostro” ha permesso a Ciprì e Maresco di uscire ancora una volta dal percorso televisivo che pure li aveva resi celebri (basti pensare ad “Avanzi“), permettendo loro di cimentarsi, ancora con grande successo, col mezzo cinematografico, assai più complesso e delicato.