Il comico canadese torna con una commedia delle sue, pronto a far ridere tutta la famiglia.
Si intitola “I Pinguini di Mr.Popper”, uscirà in Italia il 12 Agosto, ma l’anteprima è fissata circa un mese prima al festival di Giffoni, vicino Salerno, dove sembra che arriverà per l’occasione, proprio il suo attore protagonista, Jim Carrey.
Tratto da un libro per bambini del 1938, la trama ruota intorno all’eponimo Mister Popper, lanciatissimo uomo d’affari impegnato molto più sul lavoro che sulla famiglia, tanto che la moglie si è separata e con lei vivono i due figli. Il carattere del protagonista comincia a cambiare quando riceve un regalo dall’anziano padre da poco scomparso. A prima vista sembrerebbe un pinguino imbalsamato, ma ci vuole poco affinchè il ghiaccio si sciolga e si scopra che quello appema spacchettato è un uccello vivo e vegeto, anche troppo. La sua vivacità è incontenibile e i guai accadono uno dietro l’altro, ancor più quando altri suoi piccoli amici arrivano dai ghiacciai a rendere ancora più caotica la situazione. Come se la caverà Popper davanti a degli animali domestici così sui generis?
Era dal lontano 2008, ormai tre anni, che Jim Carrey non realizzava una commedia delle sue (l’ultima fu il piacevolissimo “Yes Man”). Lo fa stavolta attorniato da animali che il cinema degli ultimi 6 anni sembra amare moltissimo. Da “La marcia dei pinguini” gli eccentrici pinguini di “Madagascar” (protagonisti anche di un cortometraggio”, passando per “Surf’s Up – I re delle onde” e per quell’ “Happy Feet” di cui verrà distribuito il sequel il prossimo anno. Una bella sfida per un attore che, comunque, deve i suoi primi successi al personaggio che come Ace Ventura, che dialogava meglio con gli animali che con gli umani. Dopotutto come, lui stesso ha rivelato recentemente durante un’intervista a Los Angeles:
Uno dei miei sogni da bambino era diventare un veterinario. Poi però quando ho scoperto l’importanza dell’eutanasia per fermare il dolore di un animale che sta morendo, ho capito che non ce l’avrei fatta.
Per nostra fortuna, diremmo, visto che da più di quindici anni ormai Jim fa ridere migliaia di persone in tutto il mondo:
Mi fa sempre piacere quando la gente esce da un mio film pensando di aver ricevuto qualcosa di più che una semplice risata. Io ho sempre lavorato sodo e creduto che gli spettatori vadano a vedere i miei film proprio per quella dose di innocenza che non ho ancora perso.
Che dire: speriamo davvero che abbia ragione!