Nel fitto chiacchiericcio di un'occasione mondana, fra una maestosa tomba di famiglia (forse in vendita) e un party in uno storico palazzo del Canal Grande, una passeggiata alla luce mattutina lagunare da campo Santo Stefano a campo San Beneto e la visita a una casa disabitata (o forse no) della Giudecca, si compie la tragedia. Lo sceneggiatore piemontese-romano Sebastiano Guarienti è alle prese con la soluzione dell'intricato enigma e due anziane sorelle torinesi, un'elegante signora milanese e un eccentrico svizzero con amichetta al seguito, una simpatica ragazza di buona famiglia e una formidabile cuoca saranno tutti coinvolti nel più classico dei misteri della camera chiusa dove il palcoscenico dell'azione è l'intera Venezia di fine estate.
L'attesissimo ritorno in Marsilio e alla scrittura di Farinetti è un romanzo sapientemente costruito con la precisione e l'amore artigianale a cui il Farinetti ci ha da lungo tempo abituato, un opera che rispecchia ancora una volta la vivida intelligenza narrativa capace di toccare le pieghe più intime dell'animo umano come le più oscure nicchie della mente e del cuore. Un ritorno al Farinetti più classico che non mancherà di torturare, spiazzare e deliziare il lettore, con un libro imperdibile per gli amanti dell'autore.