IL RITORNO di ULISSE

Ulisse, il piacere della scoperta, è l’ormai tradizionale e  prestigioso appuntamento firmato da Piero e Alberto Angela in onda in prima serata su Rai3 il sabato sera, con la regia di Michelangelo Pepe. In programma per l’undicesima edizione dodici puntate dedicate alle antiche civiltà, alle scoperte scientifiche e alle esplorazione. Un itinerario originale caratterizzato  dall’apporto della tecnologia computerizzata che offre soluzioni innovative  grazie alle quali è possibile rivivere in maniera realistica la vita, gli ambienti, le battaglie cruenti e osservare paesaggi fantastici.

Un avvincente viaggio a ritroso nel tempo per scoprire come è nato e come si è sviluppato l’Impero Romano è il tema della prima puntata, attraverso le immagini del film “il Destino di Roma”,  conosciamo più da vicino i protagonisti di quegli anni, da Bruto e Cassio a Antonio e Cleopatra con  la verità sulla tragica fine della loro storia d’amore.

Iniziamo dunque, siamo nel 44.d.c. è il 15 marzo e Giulio Cesare va verso il suo destino: 23 pugnalate metteranno fine alla sua vita, lasciando Roma nel disordine più totale, per il popolo è stato ucciso un dio, per Cleopatra che attende un figlio suo è la paura dell’ignoto che ora l’attende.  Roma manca di una guida ed è disorientata.  Antonio suo fedelissimo, deve proporsi come nuovo leader,  il 20 marzo, in occasione dei funerali di Cesare, viene esposta la toga insanguinata che Cesare indossava al momento dell’assassinio e proprio qui  alle esequie di Giulio Cesare pronuncia il discorso che entrerà nella storia. Ora ha campo libero.

Già era stato reso pubblico il testamento dell’ucciso e il popolo aveva capito che perdita rappresentava la morte di quest’uomo che gli altri accusavano come tiranno.

Cesare lascia erede di tre quarti dei suoi beni il nipote Gaio Ottavio, il futuro Ottaviano Augusto, giovanissimo, ha in mano il dominio dell’impero romano. Anche se si detestano Antonio e Ottaviano si alleano per eliminare tutti gli oppositori.

Antonio vuole vendicare gli assassini di Cesare. Galvanizzati dalla loro guida i soldati romani combattono contro altri romani. Cleopatra è tornata in Egitto, è intelligente, uno spirito libero, colta,  si sente minacciata e aiuta Antonio. Anche Ottaviano gli da man forte. Lo scontro, la battaglia di Filippi, è terribile, grosso modo le forze si equivalgono numericamente e strategicamente, combattono allo stesso modo, utilizzano le stesse tattiche, le stesse armi, una guerra fratricida, romani contro romani, l’ideale repubblicano contro lo spirito autocratico, si lotta a lungo e aspramente. Antonio raggiunge una stupefacente vittoria, la fine di Bruto, uno dei congiurati, si avvicina. Anche le truppe di Bruto capitolano sotto la pressione di Antonio che si suicida.

Cesare è stato vendicato. Il popolo di Roma applaude.

Antonio e Ottaviano si dividono l’impero. Ad Antonio spetta Alessandria d’Egitto, dove l’affascinante Cleopatra lo seduce. Non è bella ma ha una personalità molto forte. È carismatica, colta, poliglotta, libera, indipendente, audace, nasce un grande amore, una passione che li porta a vivere insieme, legatissimi l’uno all’altra trascorrono il tempo insieme, una vita brillante, baciati dalla fortuna, si amano senza riserve.

Purtroppo Antonio entra in contrasto con Ottaviano che lo richiama a Roma, gli offre in moglie la sorella e tramite questo matrimonio combinato diventano entrambi membri della stessa famiglia. La pace è di nuovo ristabilita, Antonio trascorre tre anni a Roma a fianco della moglie ma con il cuore in Egitto.

Antonio torna in oriente, ritrova Cleopatra e la forza della loro passione, è combattuto tra due culture, ha due figli dalla regina e torna a vivere nel lusso, ma resta un combattente, ripudia la moglie e riaccende la miccia dell’ultimo conflitto con Ottaviano. La rottura è decisa, è  guerra contro la “meretrice”, un abile disegno di Ottaviano per colpire Cleopatra, distruggere Antonio e governare da solo l’intero impero.

Lo scontro ha inizio, gli dei favoriscono Ottaviano, si da il via all’assedio e al dramma, il destino si compie, segnando la fine di Antonio e Cleopatra.

Uniti nella vita e nell’eternità, resteranno spiriti liberi nell’amore che li ha congiunti per 14 anni.

Ottaviano ha vinto e il mondo avrà il primo imperatore di Roma.