Tutti conoscono la storia di Giordano Bruno e di come finì sul rogo, tutti conoscono anche la storia di Giovanna d’Arco e di come “fece la stessa fine” di Giordano Bruno.
Ebbene oggi i roghi non sono più costituiti da legna e da fuoco ardente: oggi c’è il “rogo mediatico”, invenzione degli ultimi anni.
Pensiamo alle ultime “vittime” “andate” al rogo mediatico: pensiamo a Schettino e come è stato “crocifisso” dallo show mediatico, pensiamo “al sempre perenne al rogo” Silvio Berlusconi, pensiamo ai vari Fiorito, Formigoni, Lusi, Belsito e Bossi padre e figlio, pensiamo a tutti costoro e tanti altri che “impegnano” le nostre giornate e i nostri discorsi fuori ai bar, nella pausa caffè, al centro commerciale, in ufficio e così via.
Il rogo mediatico “è fatto apposta” per distoglierci dai problemi “reali” del paese, una “rappresentazione teatrale e spettacolare” che tutti abbaglia e stupisce.
Accanto al rogo mediatico ci sono altri “show mediatici” che talvolta sembrano paragonabili a “serie tv”del passato: “Chi ha ucciso Meredith Kercher?” oppure “Chi ha ucciso Yara Gambirasio?” o ancora “Chi ha ucciso Melania Rea?”, i vari titoli….
Il rogo mediatico e i vari show mediatici a cui assistiamo tutti i giorni “mercificano” e “strumentalizzano” storie di persone famose o della politica o della vita civile come anche “drammi” e tragedie “familiari e personali”: tutto è da “spettacolarizzare” per i mass-media, tutte le storie tristi, grottesche, di cronaca, di politica e di tanto altro possono costituire “materiale da sfruttare” per il “grande palcoscenico”.