“il rugby degli altri”: L’Irlanda presenta la candidatura ufficiale per ospitare la RWC 2023

Nella foto, da sinistra: IRFU Chief Executive, Philip Browne; deputy First Minister, Martin McGuinness; Taoiseach, Enda Kenny; First Minister, Peter Robinson; T‡naiste Joan Burton along with Ireland players Andrew Trimble. Paddy Jackson, Robbie Henshaw and Jordy Murphy (Credit: Kelvin Boyes / Press Eye)

La IRFU fa sul serio e oggi ha presentato ufficialmente la sua candidatura per ospitare la RWC 2023.

Nel corso di una cerimonia simbolicamente tenutasi alla Royal School di Amagh, alla presenza del Taoiseach della Repubblica d’Irlanda, Enda Kendy, e del Northern Ireland First Minister Peter Robinson, è stato dato l’annuncio ed è stato confermato l’impegno congiunto di Eire e Irlanda del Nord per organizzare la più grande rassegna di rugby mondiale.

L’Irlanda ha potuto presentare la candidatura in ‘solitaria’ anche e soprattutto grazie alla decisione presa dal board del GAA (gli sport gaelici) che hanno deciso un cambio nel loro statuto per concedere gli stadi alle gare di rugby, come era successo qualche anno fa con il Croke Park di Dublino che aveva ospitato le gare casalinghe della nazionale irlandese durante il periodo di ricostruzione di Lansdowne Road (oggi Aviva Stadium). Il board del GAA si è anche impegnato a stilare un calendario ‘ad hoc’ in quella stagione, qualora l’Irlanda dovesse ottenere il diritto ad ospitare il torneo, per lasciare gli stadi liberi e a disposizione.

La candidatura costerà all’Irlanda € 1,5 milioni ma le entrate sono state stimate in almeno 350mila visitatori sull’isola nel corso della competizione.