“il rugby (Pacifico) degli altri”: Fiji e Canada sconfitte nell’ultimo turno di PNC. Ride solo Niua

Brutte notizie per i Warriors impegnati con le loro nazionali, usciti sconfitti nelle due gare di ieri – ultima giornata – di Pacific Nations Cup.

Le Fiji di Matawalu e Nakarawa (inseriti nel XV titolare) e Yanuyanutawa, subentrato nella ripresa, hanno perso in casa contro Samoa al termine di una gara bella e combattuta come accade quasi sempre quando sono protagoniste due squadre ‘pacifiche’. Nonostante i Flying Fijians abbiano mantenuto più possesso e creato più occasioni, devono maledire i troppi errori di handling e la solita, troppa indisciplina che è costata cara; sei calci di Pisi, infatti, hanno fatto la differenza. Samoa vince 18-13 e conquista il titolo.

Nell’altro match di giornata, il Canada di DTH van der Merwe si ‘suicida’ per la seconda gara consecutiva e dopo aver dilapidato un netto vantaggio contro il Giappone nel match casalingo di due settimane fa, si fa beffare anche dagli USA nella gara giocata ieri a Sacramento, davanti a quasi 8mila spettatori. Chiuso avanti 18-28 il primo tempo, i Maple Leaves vanno ancora in meta nei primissimi minuti della ripresa, con Harry Jones, e il piede preciso dell’estremo Pritchard li manda sul 18-35. A questo punto si spegne la luce e gli Stati Uniti, che restano compatti e mostrano alcune belle giocate, si riportano sotto, lentamente ma inesorabilmente, fino al sorpasso (38-35) arrivato al 70′ con la meta di Thompson trasformata dal piede caldissimo di Chris Wyles. Il Canada torna a spingere ma gli USA tengono bene e possono conquistare il primo storico successo sui vicini. Buona prova del centro dei Warriors Folau Niua, subentrato ad inizio ripresa.