Sarà che non si sono mai intromessi nelle nostre scelte sull'educazione di Giovanni.
E sarà anche che io e mia suocera abbiamo il coraggio di sederci a tavolino e parlare se la pensiamo diversamente. Forse perché ci rendiamo conto di non essere perfette e che è possibile sbagliare senza necessariamente drammatizzare.
Sarà che siamo distanti 70km, e anche se molte volte pesa a noi genitori (poco tempo per la coppia), altre volte è un sollievo (lasciare la casa "per aria").
Sarà che ci vediamo una volta ogni due settimane, qualche volta si va noi da loro e altre si ferma la nonna per due giorni; quando capita che siamo noi a dormire da loro, ti rendi conto che é giusto stare per un po' tutti insieme veramente: intendo vivere la quotidianità. Sì, perché è bello e fa bene al bimbo (e anche a noi) vedere abbracci e risa, confronti e attese (per pranzare assieme si rispettano gli orari), sentire discorsi e racconti, modi di fare diversi dalle abitudini che si usano a casa propria.
Nella serenità di casa "nonna", io e mio marito lo vediamo: Giovanni è felice sulle gambe del nonno mentre si pranza o si cena (a casa nostra ognuno occupa la propria sedia) e nella "messa a nanna" Giò ha bisogno di tornare "più piccolo" tra le braccia calde della nonna; e al risveglio... è uno Spettacolo il suo sorriso e il suo saluto "pimpante" a tutti i presenti della casa (già alle sette del mattino...) la sua voce corre più veloce dei suoi passi che raggiungono presto i nonni in cucina per poi tuffare la manina furbetta nel pacchetto dei biscotti :)
Ricordo, quando mio marito ed io "siamo rimasti incinti" partivamo comunque concordi sul fatto che i nonni hanno un ruolo importante, immancabile, insostituibile nel mondo di Giovanni. E che avremmo cercato ogni modo per mantenere queste forti figure nel cammino di nostro figlio.
Ci sono delle regole non dette che vengono rispettate da ambe le parti:
I nonni non sono genitori.
Non sono baby sitter ad libitum e nemmeno su richiesta.
I nonni hanno il diritto, di tanto in tanto, di stravolgere le regole che quotidianamente insegnamo, noi padri e madri, ai nostri figli.
Con questo voglio dire che se noi: mamma e papà scegliamo delle regole, non si deve pretendere dai nonni la continuità, alla lettera, di queste.
E va bene... anche se quella volta li vediamo dare qualche caramella in più al bimbo... non voglio farne un dramma.
Perché, ogni tanto, piace anche a noi qualche dolce in più, o un ultimo cartone animato prima di addormentarsi, o qualche coccola rubata... insomma ha il suo valore "il salto nel blu".
Anche se si vive distanti, i nonni hanno il diritto e il dovere di venire a trovare i nipoti; ovviamente ci si accorda prima con una semplice telefonata.
Anche quando si è a casa della nonna, o quando è lei a venire da noi, pensiamo che: è bene che sia la nonna stessa a gestire il rapporto col nipote. Io non mi intrometto, è il loro rapporto: lo rispetto e faccio un passo
Raramente, mio marito ed io, decidiamo di riprendere il bimbo quando fa i capricci in casa d'"altri".
Inutile girarci intorno, dopo un po' ci arrivi che non puoi avere il controllo di ogni cosa, e si sa che i fattori diversi dalle solite quattro mura di casa, destabilizzano il mondo del bimbo e noi genitori spesso pretendiamo pazienza da un individuo piccolo... quando invece dovremmo averla noi la pazienza di capire, senza avere fretta di ottenere risultati; ma per fortuna ci sono queste figure docili e sagge che hanno il tempo e l'esperienza per accovacciarsi di fronte ai cuccioli e parlare dolcemente, avendo la fantasia di inventarsi qualcosa di alternativo al "problema".
Il nonno ha il diritto e il dovere di essere nonno e di godersi il nipotino.
I nonni non si meritano fatiche nell'accudire i figli dei loro figli; perché il loro ruolo di padre e di madre l'hanno già compiuto. Il tempo della semina e della mietitura l'hanno già passato. Ora è tempo di raccogliere, raccogliere gioie e per quanto sia possibile e nelle nostre capacità, a noi genitori resta il compito di comprendere.