Fino a 20 anni fa, si contavano molte più casalinghe rispetto ad oggi, vogliamo perchè 20 anni fa bastava avere ''lo stipendio del marito'' per mandare avanti una famiglia, o perchè forse ci si sentiva più appagate a tirar su la prole e a pulire la casa per il proprio uomo.
Probabilmente ciò era anche dovuto al fatto che le donne subito dopo la scuola dell'obbligo non erano molto incoraggiate dal mondo del lavoro a continuare gli studi, ad esempio a prendere una laurea. E di conseguenza si trovavano lavori adatti ad un diploma, o non si trovava nessun lavoro. Si metteva su casa e si creava una famiglia.
Io stessa sono stata cresciuta da una mamma che ha scelto, per amore mio, di rimanere a casa a crescermi, piuttosto che continuare gli studi. Io purtroppo non avevo l'età per impedirle di continuare i suoi sogni, sennò l'avrei fatto. Per fortuna mia madre all'età di 47 anni ha scelto di tornare a lavorare, e di questo ne ha giovato sia la famiglia, sia il suo amore per sè stessa.
Il mito della 'casalinga disperata' è ormai vecchio come la Bibbia, soprattutto nelle zone meridionali italiane (Sicilia, Calabria ecc), dove si pensa che la donna debba cucire-cucinare-pulire-stirare-crescere i figli, perchè questi sono 'i suoi compiti'. Nulla di più sbagliato a mio parere, da un certo punto di vista.
Questo perchè una donna non ha l'OBBLIGO di svolgere queste mansioni, lo fà perchè forse è più facile insegnare ad una ragazzina a stirare, piuttosto che a un 16enne con gli ormoni impazziti.
Molte donne svolgono un doppio lavoro: quello fuori di casa, e quello IN casa. Senza che l'uno debba per forza escludere l'altro. Naturalmente questo sta anche all'intelligenza della persona che la donna sceglie di mettere al proprio fianco.
Perchè potrà sembrare incredibile ai più, ma le donne hanno SOGNI. Le donne oggi sono medici, avvocati, imprenditrici, e alcune svolgono il loro ruolo molto meglio di tanti uomini.
Mi è capitato molto spesso di sentire discorsi tipo ''eh ma quella lavora, non pensa alla casa, alla famiglia, ai figli''.. io credo che una donna possa svolgere più di un lavoro contemporaneamente (non a caso riusciamo a cucinare e a mettere su una lavatrice senza dar fuoco alla casa o distruggere l'impianto idraulico), perciò perchè una donna non dovrebbe lavorare anche fuori casa?
Il tempo che una donna dedica al lavoro è davvero tempo tolto alla cura dei figli? Nulla di più sbagliato, a mio parere: molto meglio una mamma che esce di casa e torna dal lavoro con un motivo in più, che è quello di vedere i suoi ragazzi, piuttosto che una mamma che guarda la tv in salotto mentre i figli giocano da soli nell'altra stanza. ''Non conta la quantità del tempo che passi con qualcuno, ma la qualità di questo tempo'', si dice oggi.
Non dobbiamo anche dimenticare il fattore economico: ormai uno stipendio solo, in una famiglia di almeno 3-4 persone, è difficile che possa bastare. Per questo molte donne si rimboccano le maniche e vanno a lavorare. Molti uomini hanno visto questo fatto, e ancora oggi qualcuno lo vede, come una mancanza di 'fiducia' nel fatto che un uomo possa mantenere la sua famiglia. Secondo me c'è molto più amore in una donna che sopporta insieme al suo uomo il compito di tirare avanti insieme, piuttosto che in una famiglia dove l'uomo non può godersi i suoi cari perchè ha l'ossessione di non arrivare a fine mese.
Dove voglio arrivare con questo post?
Voglio arrivare a ricordare a tutte le donne che là, fuori dalle mura di casa, c'è tutto un mondo che le aspetta..sta a loro scoprirlo.