Il Salone del turismo rurale di Verona

Da Sississima

Ho partecipato dal 5 all'8 novembre, insieme ad altri blogger, al blog tour Rureality che si è svolto per promuovere il Salone del Turismo Rurale strutturato all'interno del Palaexpo a Verona, nell'ambito di Fieracavalli...e c'è stato tanto di più!! Il blog tour è stato organizzato da Giulia Murdocca per MG LOGOS, personalmente mi fido sempre di tutti gli eventi da loro organizzano infatti, quando posso, partecipo ben volentieri perchè li ritengo seri e affidabili sia nell'organizzazione degli eventi (anche quelli che durano appunto più giorni come questo) che nella scelta delle manifestazioni e dei servizi dei quali usufruire (strutture alberghiere, ristoranti, ecc.).  
Ho vissuto qui appieno la "mia ruralità", a Roma abito fuori dal Raccordo Anulare, in aperta campagna dove il massimo rumore sono i canti degli uccellini...tra il mio orto e le mie piante da frutto, quindi per me qui è stato come essere a casa, ma una casa molto più grande e molto più rurale... Del resto proprio nei tempi moderni in cui viviamo, la ruralità è vissuta sempre più intensamente, questo è confermato anche dalle statistiche che ci vengono fornite, nello specifico gli italiani amano sempre più passare, anche solo qualche giorno di vacanza, in relax in mezzo alla natura, in una delle diverse forme che la ruralità ci offre, ed il nostro grande Bel Paese ha talmente tanti paesaggi meravigliosi che proprio per questo non ci possiamo assolutamente lamentare.
Il Salone del Turismo Rurale è una vasta area espositiva, 15.000 mq di superficie, che ha visto i protagonisti del mondo dell’agroalimentare nazionale tra eccellenze e tante ottime strutture ricettive che il nostro stivale indubbiamente possiede, qui si sono alternati, oltre alla molteplice offerta dell'area espositiva, show cooking, degustazioni e corsi di cucina. Tra gli show cooking ricordo con piacere ed entusiasmo quello di Ilenia Bazzacco (terza classificata alla prima edizione Masterchef Italia), ha presentato Stefano Carboni, che nella preparazione della sua ricetta ha utilizzato un grande prodotto del territorio calabrese: la cipolla rossa di Tropea IGP, che con la sua dolcezza ben si presta ad arricchire tante ricette, inoltra ha un effetto salutare sulla nostra salute (tanto per citarne qualcuno cura il mal di testa, evita il raffreddore e l'influenza, regola il tasso di colesterolo nel sangue, è contro il diabete e le punture di insetti, preserva dall'invecchiamento). La ricetta preparata al cooking show di Ilenia Bazzacco è stata zuppa di cipolla di Tropea e pane carasau con crumble di frutta secca e germogli di ravanello    In questi ultimi anni poi, forse anche a colpa della crisi, si stanno riscoprendo tutti quelle imprese agricole che dei mestieri della terra fanno del loro sostentamento, senza perdere di vista anche la pet therapy e gli agrichef. Anche nei giovani c'è un ritorno all'agricoltura grazie alla valorizzazione di aziende agricole multifunzionali, ovvero che rispondono sempre più alle esigenze della clientela dei tempi d'oggi che scappa, quando può, dalla città per godere appieno della natura, degli animali, alla riscoperta totale dei prodotti del territorio (e anche qui l'Italia è padrona in questo, grazie alla molteplice offerta di prodotti d'eccellenza legati alla terra, o lavorati grazie a prodotti della terra, che, in alcuni casi, bisogna portare a conoscenza del grande pubblico, anche mondiale). 
Abbiamo alloggiato presso la famiglia Menghini che gestisce l'agriturismo Tre Rondini. L'agriturismo si trova a Vigo di Legnago, in provincia di Verona, proprio vicino ad un'oasi verde e al fiume Adige.  L'agriturismo è dotato di ogni realtà che la ruralità possa offrire: oltre ovviamente alle camere (sono molto spaziose con cucinotto annesso) e ristorante con cucina tipica e prodotti del territorio, vi è anche la fattoria didattica, il piccolo zoo, il maneggio, il parco 7 querce, la stalla con l'allevamento di animali, il vigneto, l'orto il maneggio, fantastico!! Qui in agriturismo c'è stata la possibilità di fare molteplici attività: oltre quella di assaggiare i piatti tipici del territorio (ovvio!!) anche quella di una bella passeggiata lungo il fiume, dove i nostri sensi si sono risvegliati ad annusare le molteplici erbe spontanee che crescono qui rilassandoci nella quiete di paesaggi silenziosi e incontaminati. Qui sotto la maialina Gina!!
Mi è piaciuto moltissimo il contatto con gli animali (da qui la mia pet therapy) tra cavalli, caprette, pecore, asinelli (tenerissimi c'è anche la mamma con il suo piccolo di 1 mese ed un'altra asina incinta con parto a breve), anatre, galline e una deliziosa maialina che quasi si metteva in posa per essere fotografata in tutta la sua magnifica grassezza. Inoltre siamo potuti entrare nella cucina dell'agriturismo per preparare, sotto la guida della proprietaria Cinzia, un pranzo al sacco da poter mangiare poi in Fiera.
Durante il tempo passato all'interno del Salone del Turismo Rurale, con i suoi 200 espositori, ho potuto conoscere tante realtà ricettive e degustare tanti prodotti enogastronomici, tra i quali quelli tipici del territorio quali il Radicchio Rosso di Treviso IGP e il riso Nano Vialone Veronese IGP.
Qui sotto nella foto ci sono tutti e 3 i tipi di radicchio: dietro il radicchio variegato, davanti a sinistra il radicchio tardivo e a destra quello precoce.
Il radicchio è rappresentato dal Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso IGP e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP che ne riconosce l'indicazione geografica protetta. Come da statuto, il Consorzio ha proprio la funzione di tutela, promozione, valorizzazione e informazione al consumatore su questi prodotti in particolare controlla la produzione affinchè rimanga inalterata la tipicità e le caratteristiche del prodotto specificate nel disciplinare di produzione, ne promuove il consumo e la conoscenza in Italia ed anche all'estero per assicurare il giusto valore commerciale, infine assiste i produttori per facilitare e migliorare la produzione. Il radicchio tardivo per essere il vero IGP deve provenire da Treviso, Padova e Venezia. La raccolta avviene i primi di novembre, il radicchio tardivo, per essere definito tale, deve seguire la tecnica di forzatura e imbianchimento ovvero i mazzi raccolti vengono messi in acqua dolce di risorgiva, di origine naturale e tipica proprio della pianura padano-veneta, si attendono 15 giorni fin quando si ottengono i germogli, quindi si procede con il lavaggio e confezionamento del prodotto, in cucina poi ha mille utilizzi dall'antipasto fino al dessert!
Il radicchio precoce si raccoglie i primi giorni di settembre e la sua maturazione avviene direttamente in campo, le foglie vengono legate con un elastico e tenute chiuse, senza luce, per 15-20 giorni.
Infine il radicchio variegato di Castelfranco IGP, per la sua forma particolare sembra quasi un fiore, si utilizza sia nelle insalate che in ricette, è ricco di vitamine e sali minerali, deriva dall'incrocio tra il radicchio di Treviso e la scarola, il raccolto inizia il primo ottobre e subisce il processo dell'imbianchimento che gli consentono poi di ottenere gusto, croccantezza, colore.
Immancabile anche il riso Nano Vialone Veronese IGP viene coltivato nella zona della pianura veronese, l'Indicazione Geografica Protetta "Riso Nano Vialone Veronese" si riferisco al riso ottenuto da semi selezionati da specie japonica della varietà Vialone Nano. Il Consorzio di Tutela IGP raggruppa le aziende produttrici e vigila sulla purezza della varietà, sui metodi di coltivazione e di lavorazione del prodotto, infatti per avere il marchio europeo IGP questo riso deve presentare particolari caratteristiche: il chicco deve essere di grandezza media, a forma tonda e semilunga, con dente pronunciato, testa tozza e sezione tondeggiante, deve essere di colore bianco, senza strisce, e avere una perla centrale estesa, tutti questi parametri ne garantiscono l'assoluta genuinità, fragranze e la perfetta resa nelle ricette.
Qui sotto trovare le foto: il Risone, ovvero il riso grezzo appena raccolto dai campi; la Lolla ovvero il riso dopo la prima sbramatura (il chicco di riso decorticato, togliendo glume e glumelle); dopo la prima sbramatura diventa riso integrale; con la farina di scarto la pula si riutilizza come mangime per gli animali; infine con la fase della brillatura si rende il chicco bianco ma in questo modo si  elimina anche la vitamina B1.

Tra i prodotti proveniente da diverse regioni d'Italia tanti sarebbero da citare...impossibile non innamorarsi dei formaggi di Gregorio, nel suo caseificio di Scanno (AQ) alleva pecore, mucche e capre dal quale ottiene formaggi e carne biologiche certificate (e anche lana veramente), tra i formaggi che ho assaggiato ricordo il Trittico, i vari caciocavallo (Barricato e Gnucca), i vari pecorini tra i quali il Brigantaccio, il formaggio di mucca a latte crudo, il Gregoriano, il formaggio Francesco, la ricotta scorza nera. E poi ancora tanti prodotti d'eccellenza che tutto il mondo ci invidia, ne cito un pò:
dal Piemonte: il Barolo DOCG, Barbera Doc e il Nebbiolo Langhe Doc, la nocciola Tonda Gentile delle Langhe (ed i suoi golosi derivati: oltre alla farina, alla granella, la pasta nocciola piemonte igp);
dal Veneto: il prosciutto crudo di Montagnana del Consorzio di Tutela del prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, la patata Monte Faldo di Trissino (Vicenza); il marrone di Chiampo (Vicenza), i tortellini di Valeggio, il vino Soave DOP, l'Amarone della Valpolicella Docg (della cantina Scriani di Fumane e da Ca’ Botta); i vini DOP Colli Berici, lo spumante Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG; il formaggio Monte Veronese DOP; il torrone mandorlato di Cologna Veneta; l'Asiago DOP;
dalla Calabria: tutti i prodotti preparati con il bergamotto (la marmellata, l'olio essenziale, la spremuta senza zuccheri aggiunti, il miele aromatizzato), la cipolla rossa di Tropea IGP;
dall'Emilia Romagna: il Parmigiano Reggiano DOP delle vacche rosse; tutti i salumi piacentini DOPO e tipici: Salumi di Piacenza, in particolare con i tre salumi DOP: la Coppa piacentina, la Pancetta piacentina ed il Salame piacentino e inoltre i ciccioli e la cicciolata, il salame da cuocere, quello gentile ed il cappello del prete; Aceto Balsamico di Modena IGP;
dal Trentino Alto Adige: il succo di mela, le marmellate e i succhi di frutti di mirtilli, frutti di bosco, lampone, lo speck e il lardo, il Vezzena di Lavarone;
dalla Sicilia: il tonno rosso e tutti i prodotti che ne derivano: la bottarga, il musciame, la ficazza, le coccole di tonne affumicato, le acciughe, il pesce spada e la ricciola e tutti i suoi deritati dell'antica tonnara di Favignana;
dall'Abruzzo: con l'olio extravergine di olva, i ceci ed i peperoncini (tantissime qualità: chupetino, colorado, lazzaretto, pasilla bajio, cajenna, hungarian hot, jalapeno, hot lemon, habanero red, habanero golden, habanero white, habanero yellow, habanero orange, habanero chocolate, fatalii, e tanti altri);
dalla Toscana: i testaroli normali e di castagne dell'alta Lunigiana (è una pasta tipica), il Vin Santo Occhio di Pernice; Aleatico Passito IGT Toscana; Vermentino Passito IGT Toscana; lo spinacio, il carciofo violetto (presenti in fiera nei vasetti), l'olio extravergine di oliva della Val di Cornia;
dall'Umbria: la lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP, la farina di roveja, il farro di Monteleone, i legumi, la cipolla di Cannara, il tartufo pregiato, lo zafferano di Cascia; il prosciutto in tre diverse varianti stagionali, il guanciale, la pancetta arrotolata, la lonza o capocollo, il salame di maiale brado di Norcia;
dalla Puglia: il caciocavallo Podolico del Gargano,il vino Negroamaro; Cacioricotta del Gargano o il canestrato della Capra Garganica;
dalle Marche: con la cicerchia di Serra dè Conti, i tanti formati di pasta di Campofilone dell'azienda Marilungo; il fagiolo di Solfino; i ceci della varietà "quercia"; la sapa  (il nettare d'uva), il lonzino di Fico (dolce tipico); la Cipolla di Suasa (utilizzata anche per fare il tipico gelato alla cipolla, marmellate, il "cipollino" un liquore alla cipolla, e crema da abbinare ad aperitivi, per esempio); l'Agresto (salsa agrodolce a base di sapa e aceto, adatta a carni, insalate, ecc.), la crema a base di carciofo di Jesi con Agresto; i capperi, i cachi sott'olio, il "visciolino" liquore preparato con le visciole (ottimo accompagnare dolci e soprattutto formaggi) dell'agriturismo Borgo Storico Cisterna;
dalla Sardegna: le cocoeddas di patate e i culirgionis, la bottarga di muggine di Cabras; il torrone di Tonara; i formaggi pecorini di Calasetta, di Carbonia-Iglesias, di Villaspeciosa (Cagliari;
dal Lazio: la birra artigianale di Cittareale (Rieti) birrificio di montagna che usa prodotti particolari per produrre le proprie birre: dal farro del reatino, al sedano bianco di Sperlonga IGP, ma anche birra da sparlmare e i panettone alla birra!!
dalla Basilicata: Aglianico del Vulture Doc, un vino rosso proveniente da terre del vulcano (Vulture).
Interessante tutto il percorso degli agriturismi di quasi tutte le regione d'Italia, che potete leggere direttamente nel sito del Salone del Turismo Rurale, infine i bellissimi oggetti di artigianato in legno

Un interessante e istruttivo blog tour tra natura incontaminata e prodotti d'eccellenza. Testi ed immagini sono protetti dalla legge sul diritto d’autore n. 633/1941 e successive modifiche.  Copyright 2010-2015© Silvia De Leonardis – All Rights Reserved