Il fantasy epico è, a mio avviso, uno dei più difficili nel settore fantasy che comprende anche i vari vampiri, maghi, maghetti, angeli ecc., il rischio di venire paragonati nell’immediato al Signore degli Anelli è concreto, cadere nel ovvio, nel ripetitivo e scontato, un’insidia sempre presente. Il ritmo veloce e calzante de Il sangue degli elfi riesce a far passare oltre alcune ripetizioni letterarie, mentre conquista la trama e l’estrema cura con cui l’autore descrive ogni singolo personaggio, dai principali ai minori.
Geralt di Rivia è il protagonista maschile, sicuramente il più intrigante, ma a sua volta sfondo di una leggenda del Destino, la Bambina della Sorpresa, Ciri, destinata a pretendere ogni attenzione. Lo strigo, il protagonista, è un mutante, albino, guerriero e mago, mercenario per l’occorrenza, ammazza mostri di professione, salva l’orfana Ciri da morte certa, e la fa scomparire per poterle insegnare le arti dello strigo, successivamente la bambina, oramai cresciuta, viene educata da una maga alla magia.
Ciri non è solo una principessa cercata dai diversi potenti del regno, ma anche una fanciulla dal sangue elfico, il sangue antico, e in molti vorrebbero possederla o ucciderla.
Segreti, verità nascoste, poteri immensi, imperatori e vassalli, spie e guerrieri, assassini, maghi, cantastorie, sacerdotesse, adepti, portali dimensionali, ne Il sangue degli elfi non manca nulla del fantasy tradizionale, chi ama il genere non potrà che apprezzare l’approccio e le capacità narrative.
Unico appunto, i dialoghi a volte usano termini più adatti al XXI secolo che a un regno in stile medioevale anche se con draghi a seguito, espressioni troppo moderne tendono a far cadere la tensione.
Per il resto… attendo i prossimi volumi.
Titolo: Il sangue degli elfi
Autore: Andrzej Sapkowski
Editore: Editrice Nord
Anno: 1994 Pubblicato in Italia: 2012
Prezzo: 18,00 Euro eBook 13,99