Il santo e la sedia del diavolo: una mostra rende omaggio al Popolo di Sant'Alberto

Creato il 11 maggio 2011 da Francesco74

PIETRAMONTECORVINO (Fg) – Fede e paganesimo, festa e penitenza, il santo e il diavolo: è una mostra per contrasti e complementarietà quella che Officineventi, agenzia foggiana di comunicazione integrata, dedica al legame tra Pietramontecorvino e il suo patrono Sant’Alberto. Contrasti e complementarietà sono assecondati dall’uso alternato di colori e bianconero, dall’utilizzo delle fotografie su grandi pannelli e proiettate da sette monitor nella Torre Normanna. L’anteprima della mostra permanente intitolata “16 maggio, il Santo e la sedia del diavolo” sarà inaugurata domenica 8 maggio, alle ore 10, nel Centro Visita di Pietramontecorvino allocato all’interno della meravigliosa torre del Palazzo Ducale. L’evento è stato inserito nel programma della Settimana Identitaria che, fino al 17 maggio, offrirà una serie di appuntamenti con l’arte, il cinema, la musica, le escursioni, i libri e il cibo. Maria Grazia Di Gennaro e Francesco Quitadamo, rispettivamente art director e copywriter di Officineventi, hanno ideato e realizzato il progetto col quale raccontare il 16 maggio, il giorno che dal 1889 i petraioli dedicano al pellegrinaggio dal borgo al vicino sito archeologico di Montecorvino, antica dimora di Sant’Alberto.Grazie alla collaborazione di Alterego adv, giovane impresa di San Severo, e al patrocinio di Comune e Centro Visita multimediale di Pietramontecorvino, la sala posta al terzo livello della Torre Normanna mostrerà il work in progress della mostra, i palii di Sant’Alberto, il loro protendersi verso il cielo, l’offerta di simboli alla dimensione del divino. Su questa sceneggiatura, si innestano le immagini che raccontano della terra, dell’intima connessione tra il 16 maggio e il ciclo delle coltivazioni. Le foto mettono in mostra i volti, le espressioni di gioia nella fatica, catturando motivazioni e valori di un appuntamento che esprime il senso di appartenenza dei petraioli alla loro storia e rinnova il patto intergenerazionale tra i giovani e gli anziani che danno forza, anima e gambe al pellegrinaggio. 

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