Dan Brown
Romanzo di sicuro avventuroso, a tratti complicato, con diversi colpi di scena, esoterico e intrigante quanto basta per porsi delle domande che forse rimarranno senza risposta e cadranno nel vago. IL CODICE DA VINCI dell’ americano Dan Brown, di recente pubblicazione e di grande successo, soprattutto commerciale, tanto da aver subito ispirato la realizzazione di un film, da esso liberamente tratto, di altrettanto successo commerciale, sembra voler quasi lanciare una sfida forse al lettore colto, forse al lettore assetato di mistero e di intrigo, forse al lettore semplicemente attento solo alla pubblicazione puntuale del best seller del momento o forse a nessun lettore in particolare o a tutti questi modelli di lettore messi insieme. Una sfida rischiosa ma interessante; incomprensibile, a volte, ma certo irresistibile. Al di là della trama, dove le morti misteriose non mancano, in una Parigi ultramoderna e piena di segreti, e il detective che risolverà i vari casi di omicidio è di prammatica come sempre ( in questo caso si tratta del professore americano ROBERT LANGDON esperto di simbologia, che dovrà misurarsi con sette esoteriche occulte, potenti organizzazioni cattoliche ed esaltati mistici e non ), risalta, nella storia, molto movimentata, la presenza di un antico segreto che trova pieno riscontro nella realtà. Si tratta del PRIORATO DI SION, del mistero di RENNES LES CHATEAU e dei CAVALIERI TEMPLARI, i quali potrebbero sembrare tre cose del tutto separate ma che, a dire il vero, hanno l’ un l’ altro legami molto stretti. Tutto ha inizio nella Palestina di duemila anni fa, cioè ai tempi di Gesù, quando dopo la sua morte in croce egli lascia la propria eredità spirituale agli apostoli, come riportato dai quattro vangeli accettati dalla Chiesa di Roma e dalla Chiesa in generale, e quella, per così dire, di ” continuità dinastica ” a Maria Maddalena ( donna molto amata da Gesù tanto da farla sua sposa nello spirito e nella carne ) nel senso che ella, quando Gesù muore, aspetta un figlio da lui e per salvarlo e salvarsi e dai romani e dai giudei, con poche persone fidate, salpa su una nave e fa vela verso Occidente, sbarcando sulle coste della Francia meridionale. Lì darà alla luce il suo bambino.
Giorgio Baietti
RENNES LES CHATEAU è un paesino nella Francia meridionale situato ai piedi dei Pirenei francesi. E’ da sempre una località alquanto misteriosa, ricca di fascino e di segreti. Ma è balzata all’ improvviso alle cronache mondane mondiali alla fine dell’ Ottocento quando, il curato ( parroco ) del paesino, durante alcuni lavori di restauro della chiesa ( dedicata a Santa Maria Maddalena ), trova, all’ interno di un pilastro dell’ altare maggiore ( il famoso pilastro visigoto ), alcune pergamene antichissime che porterà a Parigi per farle tradurre o decodificare. Da allora il parroco, che si chiamava Bérengere Saunière, sembra custodire un grande segreto e, tra le altre cose, diventa subito molto ricco come se avesse trovato improvvisamente un tesoro, permettendosi spese folli per la parrocchia, per la chiesa del paesino e per l’ intera zona circostante. Uno dei più grandi e importanti studiosi a livello internazionale del mistero che aleggia su RENNES LES CHATEAU, il professor GIORGIO BAIETTI, ha affrontato la questione, dal punto di vista storico – scientifico, in due libri – saggio pubblicati da poco: IL MISTERO DI RENNES LES CHATEAU ( Edizioni Mediterranee ) e LO SPECCHIO INVERSO ( Edizioni Età dell’ Acquario ). Nel corso delle numerose conversazioni telefoniche che ho avuto con lui e in un incontro diretto, non ha fatto altro che ribadire la presenza di un qualcosa di misterioso, di grande e di potente in tutta l’ area di RENNES LES CHATEAU.
Francesca Rita Rombolà