Al tempo di Stalin - e soprattutto all'inizio del suo mandato - la religione, in Russia, se la passava decisamente male. Man mano che i tentacoli del regime si insinuavano in tutti gli anditi della vita civile, la chiesa russa veniva smantellata, pezzo per pezzo, le gerarchie religiose venivano incarcerate, gli edifici di culto distrutti ed i fedeli dissuasi, con tutta la forza della parola, a recarsi ai loro appuntamenti con dio. Poi, ad un certo punto, con l'arrivo al potere in Germania, di un uomo chiamato Adolf Hitler, le regole del gioco cominciarono a cambiare. Stalin si rese conto che, a fronte della smisurata ambizione del führer, la religione poteva diventare utile, se non addirittura necessaria. Così, l'Unione Sovietica cominciò a riavvolgere la cassetta: le chiese vennero ricostruite, le gerarchie religiose vennero scarcerate ed i fedeli incoraggiati ad andare a messa. Insomma, una bella ondata di fede! E fu in tale contesto che, dai pulpiti, si cominciò a propagandare il concetto del "Santo Odio".
In poche parole, veniva stabilito che ammazzare non era peccato, se si trattava di levare dal mondo quei tipi con l'uniforme nazista. Anzi! In tal caso si riceveva l'approvazione di tutti i martiri, dei santi e del proprio dio.
Intanto, in Germania, Hitler si apprestava a percorrere il cammino inverso. La tolleranza del Reich nei confronti della Chiesa cominciava a vacillare, ed Himmler immaginava di cancellare ogni traccia del cristianesimo in Germania; aveva già quasi convinto Hitler che il popolo tedesco aveva bisogno di far piazza pulita delle sue vecchie credenze (il fatto che venisse adorato un ebreo, era cosa che lo metteva parecchio nervoso!) e si disponesse a considerare le proprie "radici pagane, fondate sull'indiscutibile superiorità della razza ariana".
Il compito di svolgere al meglio questa missione, venne delegato ad un'istituzione denominata "Ahnenerbe", incaricata di riscrivere la storia della Germania; insomma, ad inventarsela. Così si cominciarono a fare spedizioni in tutto il mondo: tipo, una spedizione in Iraq che doveva tornare portando le prove che dimostrassero come i Persiani fossero cugini di primo grado dei nazisti, e così via.
Fatto sta, però, che in una situazione di "sforzo bellico", come quello in cui si trovava impegolata l'economia tedesca, i fondi per le attività della creatura di Himmler si riducevano sempre più. Ragion per cui, si rendeva necessario cominciare a generare fondi propri. A tal fine, Himmler aveva sotto mano una sorta di inventore: Anton Loibl, già autista di Hitler. Una delle sue invenzioni sarebbe stata il catarifrangente da applicare ai pedali delle biciclette. Così, prevedendo lauti guadagni, l'Ahnenerbe decise di fondare un'impresa a metà con Loibl. Purtroppo, quando il capo delle SS cercò di registrare il brevetto del catarifrangente, si accorse che l'invenzione era già stata brevettata. Poco male, a quei tempi c'era una soluzione assai in voga, la quale venne senz'altro sfruttata, ed il brevetto dell'invenzione originale sparì. Il passo successivo, fu quello di obbligare tutte le fabbriche tedesche che producevano biciclette ad aggiungere, al proprio prodotto, il pedale speciale dotato di catarifrangente. Alcuni signori in uniforme nera, giravano per le fabbriche e si assicuravano personalmente che il messaggio di Himmler fosse stato recapitato. Alla fine, il pedale venne montato su tutte le biciclette costruite sia in Germania che nei paesi amici (leggi "annessi") ed i soldi cominciarono ad arrivare. Ma il denaro non era sufficiente a coprire le spese per il dispiegamento di mezzi che l'operazione di riscrittura della storia richiedeva, si fece perciò ricorso alla "contabilità creativa", falsificare bilanci ed inventarsi cifre.. Del resto, le banche potevano fornire denaro, su richiesta, e certamente nessuno riusciva ad immaginare un banchiere che entrava nel quartier generale delle SS, per richiedere la restituzione di un debito. E poi, in fondo, il denaro è solo carta stampata, mentre un banchiere è un corpo che può essere torturato o mandato in un campo di sterminio.
Vabbé, come fu, come non fu, l'Ahnenerbe continuò ancora un po' con le sue attività, fino a quando Hitler cominciò a sentire una radicale indifferenza per le origini della razza ariana ed a nutrire un interesse sempre maggiore per la resistenza delle pareti del suo bunker. Intanto, in Russia, il Santo Odio risultò decisivo per sconfiggere i nazisti, unito a qualche altro piccolo mezzo, come la mania di Stalin di fucilare qualche disertore (o chiunque ritenesse che un bastone non era sufficiente per affrontare un soldato della Wermacht), o come la deportazione di migliaia di famiglie in Siberia.
Così, alla fine si scoprì che i Persiani non erano affatto i cugini di primo grado dei nazisti, e che l'uomo di Cro-Magnon non era per niente il padre di tutte le razze inferiori. E l'unica eredità che ci hanno lasciato Himmler e l'Ahnenerbe - mentre cercavano le prove del dominio ariano sul mondo - sono i pedali rilucenti delle biciclette.
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