Il segnale WOW! Fonte Wikipedia.
Da quando il programma SETI per primo iniziò a cercare segnali radio provenienti da una possibile forma di vita aliena alcuni decenni fa, ci sono stati dei falsi allarmi, ma anche delle tracce di fugaci segnali di un certo interesse che sono scomparsi così velocemente come erano apparsi. Se un segnale potenziale non si ripete in modo da non poter più essere osservato, allora è praticamente impossibile determinare se è di origine cosmica o meno. Un tale segnale, in particolare, che fu in grado di catturare l’interesse dei ricercatori astronomi si ebbe il 15 agosto 1977. Il famoso “Wow! Signale, o segnale wow, fu rilevato dal Radio Telescopio Big Ear dell’Ohio State University, pari a più di trenta volte più forte del rumore di fondo ma durò solamente 72 secondi e non fu più udito nonostante ripetute ricerche compiute successivamente.
Antonio Paris, professore di Astronomia al St Petersburg College in Florida ora fa l’ipotesi che il tale segnale possa essere legato al passaggio di una o più comete e non ad un possibile messaggio da una civiltà aliena. Le comete candidate sarebbero la 266P/Christensen e la /2008 Y2 (Gibbs).
Le comete rilasciano una gran quantità di idrogeno nel loro viaggio intorno al Sole. Questo succede perché la luce ultravioletta rompe le molecole dell’acqua creando una nuvola di gas che si estende per milioni di chilometri lontano dalla cometa (sotto forma di chioma e di coda).
Se le comete fossero state di passaggio davanti al radiotelescopio Big Ear nel 1977, allora avrebbero generato un segnale apparentemente di breve durata, poiché il telescopio, ora dismesso, aveva un campo di vista fisso. Cercando in quella stessa area, come hanno fatto i altri radiotelescopi successivamente, non si sarebbe rilevato nulla. Tracciare le posizioni delle comete andando indietro nel tempo potrebbe essere la soluzione per capire la possibile origine del segnale WOW che viene a cadere proprio dove avrebbero dovuto esserci le comete.
Nessuna delle due comete era nota nel 1977: entrambe furono scoperte più tardi, nel corso dell’ultimo decennio. Per questo motivo, nessuno avrebbe mai pensato di cercarle proprio lì, per spiegare quindi il segnale. La probabilità di qualsiasi telescopio di catturarle proprio nella zona del segnale WOW, sarebbe comunque svanita molto presto. Per dimostrare la sua idea, Paris ha proposto di guardare la stessa regione di spazio nel momento in cui le comete ritorneranno: La cometa 266P / Christensen sarà di ritorno in quella regione di cielo per prima, il 25 gennaio 2017, poi toccherà alla cometa P / 2008 Y2 ( Gibbs ) , il 7 gennaio 2018.
L’analisi del segnale dell’idrogeno delle comete dovrebbe rivelare se l’idea di Paris è corretta o meno.
Alcuni ricercatori sono scettici su quanto afferma Paris, in quanto non è chiaro che le comete possano rilasciare quantità di idrogeno sufficienti per generare qualcosa di simile al segnale WOW. C’è chi pensa che in effetti l’idrogeno dalle comete possa estendersi abbastanza lontano nello spazio, ma che il segnale non possa essere sufficientemente forte.
Fonte: New Scientist – https://www.newscientist.com/article/dn28747-famous-wow-signal-might-have-been-from-comets-not-aliens/?utm_source=NSNS&utm_medium=SOC&utm_campaign=hoot&cmpid=SOC%257CNSNS%257C2015-GLOBAL-hoot
Ulteriori informazioni sul segnale WOW: Quarant’anni dal segnale WOW – http://tuttidentro.eu/2012/03/30/quarantanni-dal-segnale-wow/
Il segnale WOW – http://tuttidentro.eu/2012/08/15/il-segnale-wow/