Il segreto della fibra ottica

Creato il 27 ottobre 2010 da Dher

Spesso il motivo per cui viene impiegata una tecnologia in luogo di un’altra è evidente e si può valutare facilmente, altre volte invece ci si deve fidare di quanto ci viene detto dai mezzi di divulgazione scientifica.

Il guaio è che questi ultimi il più delle volte sono accessibili solo ad una porzione della società ed inoltre accade sempre più frequentemente che il linguaggio utilizzato per le spiegazione si così tecnico da farci perdere il filo confondendoci ancora di più.

Una tra le tecnologie maggiormente in espansione nel mondo delle telecomunicazioni che molti di noi sentono nominare di frequente è la fibra ottica.
Cos’è? Come funziona?


Con questo termine si indica un particolare tipo di cavi realizzati in materiale polimerico vetroso (molto simile al vetro comune) che permettono la trasmissione di informazioni ad elevatissime distanze sfruttando le caratteristiche delle onde elettromagnetiche e le leggi dell’ottica ondulatoria.
Il funzionamento di un cavo in fibra ottica è semplice e lo si può spiegare facilmente.
In questa tecnologia per trasmettere un’informazione viene utilizzato un fascio di luce veicolato all’interno di un cavo le cui pareti sono rivestite di materiale vetroso.
Le piccole particelle che trasportano l’informazione, i fotoni, sono definite come entità di massa talmente piccola da poter essere trascurata e avanzano all’interno del cavo sfruttando una proprietà delle onde elettromagnetiche (la luce lo è) definita dalla legge di Snell (dal fisico olandese che la promulgò nel 1600 circa): la riflessione totale.

Questa proprietà afferma che quando un fascio luminoso incide su una superficie con indice di rifrazione superiore al mezzo in cui si sta propagando il fascio può subire una riflessione totale per un valore specifico dell’angolo di incidenza.
In parole povere se la luce passa da un mezzo meno denso (l’aria all’interno del cavo) ad uno più denso (il polimero vetroso che riveste l’interno del cavo) con una inclinazione definita (42° per la luce) allora essa viene riflessa totalmente causando una sorta di rimbalzo tra le superfici interne del cavo che si propaga per tutta la lunghezza del cavo.

Grazie alla fibra ottica non solo è possibile migliorare la qualità delle trasmissioni riducendo al minimo i parametri che la disturbano ma si può trasmettere in maniera più sicura rispetto all’utilizzo, dispendioso e spesso pericoloso, dell’energia elettrica.
Direttamente da un poco conosciuto fisico olandese del 1600 ci viene in soccorso una teoria che ha permesso lo sviluppo dell’ADSL superveloce così come la conosciamo: non male direi..


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