Con mia grande sorpresa François Hollande mi sta quasi diventando simpatico. Mi ero sempre chiesto come fosse stato possibile che un uomo all’apparenza così insignificante, non bello e non brillante; grigio avvocato e grigio politico; un ometto che non si è mai particolarmente segnalato per il suo ingegno; una frana che l’ingenerosa natura ha così poco felicemente dotato da costringerlo a fare ricorso perfino per fare il servizio militare, dopo che lo avevano esentato a causa di una forte miopia; mi sono sempre chiesto, dunque, come fosse stato possibile che questa sciagura fosse poi riuscita non solo a scalare i vertici del potere politico in Francia, ma a impreziosire quest’ascesa con la brillante espugnazione di femmine illustri e attraenti del mondo della politica, del giornalismo e del cinema. Ci doveva essere un segreto in lui, una qualità nascosta ma attiva. Adesso l’ho scoperta: questa qualità è l’imperturbabilità. Attenzione: non si tratta di un’imperturbabilità ostentata, fredda e scostante, che non può essere fascinosa e non può reggere a lungo. Si tratta di una corazza a lungo temprata, di una scorza durissima ma levigata e piacevole al tatto. Basta osservarlo in queste giornate per lui catastrofiche. Il suo indice di fiducia tra i francesi è sceso ad un ridicolo 13%. E l’ex compagna ed ex première dame Valérie Trierweiler, nonostante la quasi mortale prostrazione seguita alla scoperta del tradimento del suo François con l’attrice Julie Gayet, è riuscita a scrivere in 320 perfide pagine tutti i dettagli – tranne quelli messi al riparo dalla decenza – della sua relazione con Monsieur le Président. Eppure François, come ha sempre fatto, non fa una piega. Sembra perfino stupido. Invece, cari miei, questa è una “allure” da sovrano. E infatti la sua ex ex compagna Ségolène Royal, madre dei suoi quattro figli, gli ha già espresso tutta la sua solidarietà. Diavolo d’un uomo!
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