1. Il francescano. Rinuncia a tutto, vive degli alimenti della campagna, magari ne vende un po’ per comprare nuove sementi per la prossima stagione. E’ quasi sempre ecologista. Il francescano rinuncia a quanto proviene dalla famiglia per i rapporti sfilacciati con il padre, che tende a demitizzare. Non vuole riconoscere i valori della nostra società e la rifiuta. E’ una figura con un certo fascino sul piano individuale. La sua vita sociale è discutibile.
2. Gekko (del film di Wall Street). Grande spinta a fare denaro, da non avere tempo per migliorare la sua vita. E’ fondamentalmente insicuro, ha visto le sostanze familiari ridursi e reagisce con l’accumulo. Come Rossella O’Hara urla al mondo “Dovessi mentire, truffare, rubare, uccidere, lo giuro davanti a Dio: non soffrirò mai più la fame.” Il denaro diviene compensazione di profonde ferite, di fatica e scorciatoie percorse per emergere da un passato di sofferenze. La nostra cultura considera questo comportamento molto funzionale.
3. Il moderato. Il denaro è il mezzo per raggiungere obiettivi: un alloggio confortevole, frigo, elettrodomestici, auto. La vita è equilibrata, non stupisce, non arriva ai media, diventa raramente un esempio collettivo. Il risparmio è per lui una qualità.
Le domande per riflettere possono essere tante:
Il denaro secondo voi rende felici?
Come vi relazionate con il denaro?
Cosa considerate indispensabile per vivere sereni?
Se aveste più denaro cosa potreste permettervi?
Cosa ne pensate del denaro vinto alle macchinette, al gioco d’azzardo, alle lotterie, non guadagnato con il vostro lavoro?
Quanto temete di rimanere senza denaro?
Non dovete rispondere necessariamente alle domande, esse attivano una o più risposte in ognuno di voi e questo è un primo traguardo.
Mi piacerebbe, invece, arricchire con vostre domande sul tema denaro questo spazio di riflessione.