Includendo la Francia sale a quattordici il numero dei paesi dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ormai legge, mentre in molti altri paesi è possibile ricorrere ad unioni civili che garantiscono quasi gli stessi diritti di un matrimonio a tutti gli effetti. Il crescente aumento del numero di cittadini che in molte nazioni perorano questa causa e sperano un giorno di vedere riconosciuto questo diritto lascerebbe pensare ad una evoluzione del pensiero e della cultura che dovrebbe culminare con la conquista dell’equità tra unioni eterosessuali e omosessuali. Davvero possiamo considerarci così ottimisti?
Purtroppo, come per tutte le grandi questioni, esiste l’altra faccia della medaglia che in questo caso si traduce in omofobia considerando la presenza in ancora 78 stati del reato che condanna le unioni tra persone dello stesso sesso; ed il problema si espande e diviene più grave se si considera il numero purtroppo ancora cospicuo di discriminazioni che ogni giorno vengono manifestate nei confronti degli omosessuali. Nella nostra epoca moderna, dopo ormai millenni di storia che si sono susseguiti e che avrebbero dovuto insegnarci l’inutilità dell’odio, purtroppo assistiamo ancora a questo tipo di episodi che sono da considerarsi assoluto segno d’inciviltà e ignoranza.
Al di fuori di qualsiasi credo politico o fede religiosa, non si dovrebbe mai dimenticare che ciò che ci rende perfettamente identici è proprio il nostro essere umani che come tali hanno il diritto, in qualsiasi luogo ed in qualsiasi nazione, di amarsi e di vedere riconosciuti i loro diritti.
Anna Chiara Galanti