Il Signore del 3° anello – Voto Antonio

Creato il 21 agosto 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Mi ricordo che quando ero piccolo mio padre e mio nonno mi inculcarono i loro solidi, rigidi insegnamenti morali. All’età di tre anni grazie a loro consideravo i milanisti appena un gradino più sotto ladri, stupratori e allegri figuranti nel pubblico delle trasmissioni di Barbara D’Urso. Poi crescendo ho imparato a valutare le cose con più distacco e oggettività e li ho riposizionati un gradino sopra Scilipoti, uno sotto a Berlusconi (e comunque lui arriva solo alle loro ginocchia) e sullo stesso pianerottolo Carlo Longhi, che tra l’altro sua moglie cucina sempre il fritto creando un discreto fetore che suscita un certo rancore nei condomini.

Dopo questa doverosa premessa, vorrei dire che io, al contrario del mio stimato (vorrei capire ancora da chi) collega, amico e amante Intertriste, sono contento dello scambio Pazzini-Cassano. Innanzitutto per una questione di rimandi letterali (non letterari, non sia mai). Pazzini rimanda solo a un folle in versione brunetta, Cassano mi ricorda la cassata, amato dolce proveniente dalla terra del milantatore. Tutti si concentrano a dire che il Pibe de Beri non risponde agli status tecnico-culturali richiesti dall’Inter. Beh, non sono d’accordo. Antonio ha cervello (d’altra parte non mi risulta che la scienza abbia ancora scoperto l’esistenza di ominidi privi di materia cerebrale se si eccettuano alcuni abitanti del Canton Ticino) e cuore. Indiscutibilmente nerazzurro. Me lo ricordo ancora quando giocava nella Sampedoria (Longhi via Caccamo dixit) e veniva a vedere le partite dell’Inter in Champions per poi andare a fare letture pubbliche di Garcia Marquez in Piazza Mercanti commentando: “Me lo ricordo bene quel messicano, giocava nel Barcellona. Giocavano tutti in attacco, per questo lui da solo in difesa si sentiva come di vivere cent’anni di solitudine”.

No, Pazzini non mi mancherà. Nei due anni di Inter ha dimostrato di essere un giocatore da grande squadra come una grande squadra ha dimostrato di essere un giocatore da Pazzini. D’accordo, la frase non ha alcun senso. Ma ditemi, chi li fa i cross per Pazzini che, si sa, sa segnare solo di testa? Abate forse? Antonini magari? Senza contare che ci mettiamo anche in saccoccia sette milioni e mezzo che in questo momento fanno comodo come un ventilatore a forza uno in mezzo al deserto del Gobi. Sì, io voto Antonio.

Lorenzo Lamperti

@LorenzoLamperti


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