Mentre leggevo di questo (ex?) carabiniere, (ex) agente sotto copertura, (ex?) surfista nello studio dello psichiatra, mi figuravo perfettamente nella testa lo studio con poltrona e lettino e il quadretto di Louis Armstrong appeso al muro che recita Q. "What is Jazz?" A. "If you gotta ask, you'll never know." Idem quando la scena si trasferisce nel parco con laghetto in cui Giacomo, undicenne che ha già capito tutto della vita (la sua playlist ideale comprende Led Zeppelin e Nirvana, solo per citarne alcuni), attraversa in sogno in compagnia del cane parlante Scott.
Un romanzo che si legge veloce, un happy end forse un po' prevedibile ma che si fa perdonare dalla bellezza delle immagini e da un esercizio di stile che ogni aspirante autore dovrebbe provare, quello di scrivere una storia alternando il punto di vista di un adulto e di un bambino in modo da creare l'illusione che a scrivere siano veramente due persone, un adulto e un bambino.