Il silenzio uccide, la madre di Giuseppe Loria: “Aiutatemi, rivoglio mio figlio”

Creato il 01 ottobre 2015 da Nerocronaca

COSENZA – Era il 3 Settembre del 2005 quando, da San Giovanni in Fiore (Cosenza), si sono perse le tracce di Giuseppe Loria, che all’epoca aveva ventisei anni. Quel giorno, il suo datore di lavoro lo accompagnò nel centro cittadino e qui, il giovane salì su un’altra automobile.

Giuseppe Loria, che nel suo passato aveva avuto problemi di tossicodipendenza, non risultava essere coinvolto in alcuna vicenda malavitosa. Ciò nonostante, secondo le dichiarazioni di un pentito, il ragazzo sarebbe stato vittima della ‘Ndrangheta.

Pur essendo stata presa in considerazione l’ ipotesi della “lupara bianca”, non sono mai arrivate risposte definitive e gli appelli della madre, Immacolata Guzzo, sono stati spesso ignorati dai principali media. La donna, provata dal dolore, ha scritto a NeroCronaca: «Vi prego, aiutatemi! Rivoglio mio figlio!».

Sono ormai passati dieci anni dalla scomparsa del ragazzo: Immacolata Guzzo ha vissuto un decennio di dolore e, con la disperazione di una madre “orfana” del proprio figlio, chiede che le istituzioni, le autorità ed i media si preoccupino di cercare il suo Giuseppe.

Nel 2013 la madre di Giuseppe Loria aveva chiesto pietà: «Aspetto Pino con viva speranza da anni, ma da un paio di mesi a ogni squillo di telefono il mio cuore sussulta ancor più di prima, ipotizzando che dall’altra parte ci sia qualche terribile notizia: apprendere dalla stampa, a Giugno –2013, n.d.r.-, che qualcuno sta parlando di mio figlio mi ha sconvolta, ma, se è vero, vuol dire che qualcuno si sta nuovamente occupando di lui, qualcuno sta di nuovo indagando e spero possa dirmi presto cosa sia realmente accaduto a Giuseppe. Ho fiducia nella DDA di Catanzaro, ma vorrei davvero di cuore che fosse aiutata nel suo lavoro da chi sa, ma che fino ad oggi ha taciuto. Abbiate coraggio. Abbiate pietà. Di Pino. Di me. Di noi!»

Alessia Malachiti