La FIFPro, rappresentante europeo dei calciatori, ha presentato un ricorso presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea allo scopo di richiedere l'eliminazione della cosiddetta "clausola di stabilità".
Questa norma, introdotta in occasione della riforma del mercato dei trasferimenti del 2001, prevede che un calciatore possa interrompere il proprio contratto con la squadra trascorsi 3 anni dall'ingaggio, a condizione di riconoscere a questa un indennizzo pari ai salari che avrebbe percepito in costanza di rapporto.
Nella realtà dei fatti questa situazione accade difficilmente, perché le squadre tendono a procedere a rinnovi contrattuali in tempo per evitare il superamento del periodo triennale di tutela. Spesso, come riconosce lo stesso FIFPro, ciò accade con nuovi contratti a valori economici maggiori,
Evidentemente però questo non basta ai calciatori, che ritengono più corretto avere la piena libertà di movimento, indipendentemente dal vincolo contrattuale esistente.