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Il sindaco ammette la sconfitta: inceneritore acceso fino al 2024

Creato il 24 novembre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Il sindaco ammette la sconfitta: inceneritore acceso fino al 2024

L'inceneritore San Rocco, di proprietà di Lgh, resterà in funzione sino al 2024. Lo ha confermato ieri sera il sindaco Gianluca Galimberti, nell'incontro con le associazioni ambientaliste fissato per le 18 in sala giunta. Il primo cittadino ha fornito una motivazione e cioè che non ci sono alternative, dal punto di vista economico finanziario. Grande la delusione delle associazioni, per le quali invece l'alternativa era possibile come affermato e dimostrato in diversi convegni pubblici.

Ha prevalso, al contrario, la volontà delle banche, creditrici della proprietà Lgh, che deve pagare un'obbligazione da 300 milioni di euro stipulata nel 2013. La promessa elettorale del sindaco, ormai disattesa, era invece di chiudere l'impianto in tre anni, mediante un piano industriale che risolvesse i problemi di bilancio.

Con il sindaco, erano presenti la vicesindaco Maura Ruggeri e l'assessore al bilancio Maurizio Manzi. Una dozzina i presenti, fra cui i rappresentanti dell'Arci, dell'Acli, dei cinque stelle, di Ambientescienze e di Creafuturo. Benito Fiori di Ambientescienze ha commentato manifestando una chiara volontà: che venga reso noto quali sono gli amministratori pubblici che hanno commesso l'errore di creare debito così alti. La stessa società patrimoniale Aem è in rosso per 110 milioni circa. "Non per mettere alla gogna nessuno - chiarisce Fiori - bensì perché non dovrebbero ripresentarsi alle elezioni in futuro"; quanto alla mancata dismissione dell'impianto di San Rocco in tre anni: "E' mancato il coraggio politico" ha commentato il rappresentante di Ambientescienze.

Da parte propria la Regione Lombardia smentisce un'indiscrezione messa in circolazione sabato da parte del M5S di Cremona: non è vero che Lgh ha proposto all'assessorato all'ambiente il revampig dell'inceneritore dopo il 2024, anzi l'assessore regionale Claudia Terzi non intende concedere alcun ampliamento in Lombardia, e semmai si impegna per il decommissioning quando possibile.


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