“Il sofà sui binari” di Caterina Davinio si aggiudica la terza posizione nella sezione A (libro di prosa edito) della Quarta Edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 04” promossa dalla web magazine artistica Oubliette Magazine. Di seguito la critica letteraria redatta da Bernadette Amante. Buona lettura!
Un uomo di successo che tiene “tra le mani” il suo passato deve affrontare il presente a mani vuote, un presente senza memoria, senza sapere cosa c’è nella valigetta del suo futuro e con la paura di trovare la risposta in quella del suo passato.
L’incontro che cambia la vita è quello con il lato nascosto di se stessi, la parte segreta coperta dal velo della realtà che si presenta ai nostri occhi.
Ma cosa succede se questa realtà crolla? Se il mondo in cui vive si trasforma improvvisamente in un viaggio in treno per “nessundove”, una destinazione che brucia il velo della coerenza.
La vita di un uomo di successo, legato al materiale, alla realtà e alla maschera dell’uomo, che di colpo si vede tutto ciò che aveva chiuso in una valigetta che non ha il coraggio di aprire.
Nel romanzo di Caterina Davinio possiamo notare l’ispirazione dantesca infatti la famosa frase “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita” è il manifesto di “Il sofà sui binari”, dove la Davinio ci mostra un uomo che a metà della sua vita si rende conto del tunnel buio che sta percorrendo, senza via d’uscita e senza speranza.
Questo cammino verso la ricerca di se stessi viene rappresentato dalla scrittrice con una tecnica molto avanzata ed innovativa, la tensione, la paura, l’emotività dell’uomo vengono esposti nella loro più piena realtà, il personaggio viene esposto al vento dell’insicurezza, niente è più sicuro, nemmeno la sua stessa esistenza.
In questo scenario inverosimile qualunque cosa potrebbe accadere e perfino il nostro passato non rappresenta nulla in un mondo senza comprensibilità.
La follia invade tutto il romanzo ma può essere davvero definita tale? Od è semplicemente la realtà che nascondiamo dentro noi stessi?
Per sapere la risposta dobbiamo fare questo viaggio incredibile insieme al protagonista che guidato da uno strano alieno chiederà il nostro aiuto.
Ma lo strano alieno è davvero ciò che sembra od in realtà è qualcosa di più profondo e significativo in questa coinvolgente storia?
Tante domande con altrettante risposte da ricercare una dopo l’altra tra le righe e le parole di queste scorrevoli pagine che catturano il lettore in un misterioso viaggio, forse senza ritorno o meglio senza un arrivo.
Congratulazioni a Caterina Davinio per l’ottimo risultato.
Link diretto finalisti del Quarto Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 04” QUI
Written by Bernadette Amante
Per i vincitori della Prima Edizione del Concorso “Oubliette 01″ clicca QUI.
Per i vincitori della Seconda Edizione del Concorso “Oubliette 02″ clicca QUI.
Per i vincitori della Terza Edizione del Concorso “Oubliette 03″ clicca QUI.