Il sogno

Creato il 09 dicembre 2014 da Diletti Riletti @DilettieRiletti

Il sogno lo prese, poco prima che piovesse.

L’uomo non sentì iniziare piano, poi prender forza, il cadere della pioggia: il sogno lo dominava. Le gambe si agitavano frenetiche sotto le lenzuola, come a voler allontanare il corpo da immagini orribili; dietro le palpebre abbassate gli occhi roteavano, si muovevano a scatti. La pioggia a quel punto era torrenziale, e forse lo scrosciare modificò in un modo che solo lui seppe quelle visioni.

Ma il sogno continuava, inesorabile.

Dalle labbra strette sfuggì il gemito di un animale costretto alla fuga, braccato, finito in trappola. Nonostante il freddo della notte, grosse gocce di sudore oleoso si rappresero dove l’attaccatura dei capelli disegnava la fronte alta, ancora priva di rughe. L’uomo era ormai rannicchiato come un feto, le mani strette a pugno sul ventre, le ginocchia sollevate.

Sul torso nudo si abbattevano lunghe ondate di brividi,  e il sogno non sembrava smettere.

Il letto era ormai un mare in tempesta, stazzonato e bianco, quando l’uomo si strappò di dosso il lenzuolo, mettendosi a sedere sul bordo, gli occhi ancora chiusi. Mosse le labbra, come se pregasse, ondeggiando.


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