C’è chi sogna di dominare il mondo e chi dedica tutta la vita alla creazione di una spada. E se c’è un sogno a cui sacrificare tutti se stessi, c’è anche un sogno simile a una tempesta che spazza via migliaia di altri sogni. Non c’entra la classe, né lo status, e neppure l’età. Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni.
Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide.
E anche se ci abbandona, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore… fino alla morte. Se si nasce uomini, si dovrebbe desiderare una simile vita. Una vita da martiri spesa in nome di un dio chiamato “sogno”.
Ormai non posso dire nulla ai morti. È vano pentirsi dei propri peccati. Non posso chiedere loro scusa. Ho deciso di seguire questa strada per ottenere ciò che desideravo. Non posso chiedere loro di perdonarmi, anzi non voglio farlo, perché se mi pentissi e chiedessi loro scusa tutto ciò che ho fatto non avrebbe più senso.