Il solare in Italia: gli italiani favorevoli

Creato il 24 maggio 2013 da Bioenergyitaly_blog
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Intervento di Sandra Cuocolo, dell’istituto di ricerca IPR Marketing, sull’VIII rapporto “Italiani e Solare”.

Per il 92% degli italiani il solare è la fonte energetica del futuro ma il livello d’informazione non raggiunge ancora la sufficienza.

Per Sandra Cuocolo gli italiani hanno sempre più fiducia nel solare e gradiscono questo tipo di proposta.  Sono favorevoli a tutte le forme alternative come l’ energia  eolica e le biomasse. Lo dimostrano i risultati dell’indagine realizzata da Ipr Marketing presentata durante il convegno sul tema “Rinnovabili sostenibili e solare di qualità: una ‘Green Economy’ amica dei consumatori”. Il rapporto torna a far luce sul rapporto che contraddistingue la nostra nazione nei confronti delle energie rinnovabili. E se alla domanda “Quali sono le fonti di energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe maggiormente puntare?” la fonte solare convince la quasi totalità degli intervistati (il trend di crescita 80% del 2009 al 92% di quest’anno), non vanno troppo male neppure le altre energie verdi. Seppure con un minore entusiasmo riescono ad avere la meglio sulle fonti fossili e a crescere di diversi punti percentuali, l’eolico con un 59%, l’idroelettrico (40%) e la geotermia (24%). Le biomasse sono viste come l’energia del futuro per 17% degli italiani. L’energia alternativa è dunque vista come una possibilità da considerare nel futuro ed è anchè un vettore di crescita economica.

Da settembre 2009 ad oggi si assesta intorno al 35% la quota che valuta il solare più costoso rispetto alle fonti energetiche tradizionali: sicurezza e compatibilità con l’ambiente si confermano prerogative riconosciute per questa fonte dalla quasi totalità del campione. Inoltre dalla prima rilevazione ad oggi è cresciuta sistematicamente la propensione dei cittadini italiani all’impiego della relativa tecnologia di sfruttamento. Dal 54%, rilevato nel novembre 2009, oggi è l’80% che dichiara di aver preso in considerazione l’idea di passare al solare. Nota dolente rimane l’aspetto comunicativo messo in evidenza da un 56% degli intervistati di essere poco o per nulla informato sulle qualità tecniche dei moduli. Ad esempio il 70% dichiara di non essere al corrente che un modulo di qualità possa durare 25-30 anni producendo più o meno la stessa energia. I target che ritengono d’essere più informati: i giovani (54%) e gli over 54 (49%) i primi soprattutto grazie alle nozioni reperite sul web e ottenendo chiarimenti da architetti o ingegneri.

Sul fronte incentivi manterrebbero il loro interesse malgrado la fine dei sussidi soprattutto gli over 54 e i residenti al nord (rispettivamente 39% e 43%), mentre si lascerebbero scoraggiare soprattutto gli adulti e i residenti al sud (40%). Il campione si divide a livello generazionale anche alla domanda “Cosa conta di più nella scelta di un pannello solare”: per giovani e adulti è più alta della media la quota che ritiene importante il prezzo (27%) mentre per gli over 54 è la certificazione di qualità (83%) l’elemento imprescindibile. Si tratta infatti di un fattore che dà maggiori garanzie (33% dell’intero campione) soprattutto a quel 49% degli intervistati che teme di essere truffato al momento dell’acquisto.