Ma sono astemia. E per di più allergica alla frutta. Quindi non solo posso scordarmi i drink fichissimi di cui sopra, ma anche la scelta tra le varianti analcoliche non è delle più vaste. E così, per parecchio tempo, le mie olive agli happy hour sono state accompagnate dall'analcolico biondo che fa impazzire il mondo. Fino a quando un barman illuminato mi ha detto: "Al posto dell'analcolico alla frutta posso farti uno SHIRLEY TEMPLE".
Lo ammetto: l'ho guardato un po' perplessa quando mi ha allungato un bicchiere contenente del liquido ambrato - che sembrava tè - e decorato con delle ciliegine.
Sono tornata al tavolo con il mio cocktail e quando i presenti mi hanno chiesto cosa fosse, alla risposta "Uno Shirley Temple", sono rimasti ugualmente perplessi e, incuriositi, mi hanno guardato prendere il primo sorso del misterioso cocktail.
"Di cosa sa?"."Eh, di Big Babol".E anche se può sembrare strana l'idea di bere un chewing gum, vi dirò che io l'ho adorato.
Da quel momento in poi, lo Shirley Temple è diventato il mio cocktail ufficiale. E ha sempre funzionato. Tranne quella volta che l'hanno preparato con la Soda al posto del Ginger Ale...
Ho riprovato a farlo a casa, ma il problema è che il Ginger Ale non l'ho mai trovato da nessuna parte. L'ho sostituito con il Ginger biondo, che in effetti non è proprio la stessa cosa, ma il risultato non è male.
Ingredienti:
Ginger Ale 9/10;
Granatina 1/10;
Ghiaccio;
Scorza di limone;
Ciliegine.
Occorrente:
1 bicchiere;
1 stirrer, ma sono sicurissima che anche un cucchiaio andrà benissimo;1 cannuccia.
In un bicchiere versate qualche cubetto di ghiaccio. Aggiungete il Ginger Ale e la granatina e mescolate. Decorate con la scorza di limone e le ciliegine. Mi raccomando, non dimenticate la cannuccia!
Visto che la ricetta è super veloce, ecco un po' di storia: questo cocktail è stato creato negli anni '30 apposta per la giovane attrice Shirley Temple da un barista del Chasen's Restaurant di Hollywood, noto locale in cui si ritrovavano molto di frequente gli attori. L'attrice bambina, che ai quei tempi era sicuramente astemia, non sapeva cosa ordinare, da qui l'invenzione del cocktail che porta il suo nome.
L'abbinamento: Shirley Temple e "Riccioli d'oro", con Shirley Temple.