Devo averlo letto da qualche parte. O magari, invece, l'ho solo sentito pronunciare. Il punto è che c'è questo concetto, a girarmi nella testa da un po' in qua: dice che un anno può considerarsi vissuto se ti ha portato a conoscere almeno un posto e una persona nuova. Metrica ragionevole, al momento dei bilanci. Perchè se l'utilizzo (di più: se mi ci baso) non posso non pensare a Bilbao. Ad Arezzo. All'Albufera, persino a qualche scorcio di Parigi. Alle nuove amicizie che si sono intrufolate a riempirmi di più la vita. Non contenta, ci aggiungo i re-incontri. Le Grandi Svolte di cui sono stata alternativamente spettatrice o partecipe. I concerti, ancora: mai così tanti, mai così vari. E scopro che il 2013, malgrado le scarse aspettative del suo esordio, alla fine é davvero valso la pena.
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I nuovi luoghi del mio 2013Me lo ricordano i soliti riepiloghi: piattaforme social, apposite app, video riassuntivi che faccio ma non condivido solamente per differenziarmi un po'. Hanno ragione, nel loro mero assemblaggio di statistiche. Chè questo è stato l'anno dei cupcake. Della promozione di #Odissea. Del lavoro. Ma anche
l'anno dei live
. Delle passioni musicali nuove e ritrovate. Dei viaggi. Dei matrimoni. Della sensazione, al contempo spaventosa e elettrizzante, che sia giunto il momento di crescere davvero.slideshow | Viewer
I concerti del mio 2013Ancora una volta, come é ormai tradizione, sono andata a ripescarmi i propositi di cui andavo cianciando lo scorso Gennaio. Ne ho rispettati due su sei. Non grandi cose, visto che due dei quattro rimanenti me li trascino dietro come una zavorra da tempi ormai immemori. Eppure, se penso a quel che é stato, sono soddisfatta lo stesso. E, giusto perchè va fatto, propongo con gli auguri le mie ambizioni per il 2014: anno già troppo gonfio di aspettative in virtù dei miei trent'anni, dei dischi in uscita e- soprattutto- del suo essere pari. PROPOSITI PER IL 2014
1. Scrivere un nuovo libro. L'idea c'è, la voglia pure. Non resta che rimboccarsi le maniche. 2. Organizzare la famosa Bella Festa per Capodanno. Lo dico da anni, e non lo faccio mai. Il fatto che il 31 Dicembre 2014 io compia i fatidici trenta mi fornisce, questa volta, il pretesto ideale. Ho già in mente chi invitare. Ho già ben chiaro il programma. Mi manca solo la location. Ma, se mi organizzo per tempo, potrebbe non essere un problema. 3. Tornare a MadridChe diamine, ci sono rientrata una volta all'anno dal 2007 al 2012: non mi perdono la mia assenza dalla Capital per più di dodici mesi! Ad ogni modo, ho già comprato il biglietto per il concerto di Dani Martín al Palacio de Los Deportes, quindi inserirlo nei propositi sa molto di “ti piace vincere facile?!” potsi potsi popopo.4. Cercare un modo per rendermi economicamente indipendente. Perché é vero che rientrare nella categoria “bamboccioni” non é quasi mai una scelta; é vero che stare a casa dei genitori comporta svariati vantaggi, ma la crisi non puó durare per sempre, né per sempre puó valermi come scusa. 5. Pensare un po' piú a me, e un po' meno agli altri [Reprise] La seconda parte della frase si puó anche leggere come: fregatene degli altrui malumori, delle critiche, di ogni dubbio che non avevi e poi ti é stato infuso. Intendiamoci: inizio a credere di esserne fisicamente incapace. Peró tentar non nuoce. E, come la festa di Capodanno, questo proposito é un grande classico a cui inizio ad essere persino affezionata. 6. Conoscere almeno un posto e una persona nuova. Perché quella metrica mi ha soddisfatta troppo per non utilizzarla ancora.
Ovviamente, se volete svelarmi i vostri propositi, siete i benvenuti. Tanto si sa, che sono patologicamente curiosa.