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Il solito Tevez, il nuovo Llorente: Juve-Verona 2-1

Creato il 22 settembre 2013 da Mbrignolo

Juventus-Verona 2-1TECNICA (Juventus Stadium). Alla Juventus di questo inizio di stagione serve lo schiaffo prima di svegliarsi. La vittoria di quest’oggi col Verona, meritata per quanto visto e utile per non perdere terreno dalle rivali, mette comunque in evidenza alcune lacune che i bianconeri sembrano proprio non voler colmare: terza gara consecutiva che la Juve va sotto per prima, secondo errore di posizionamento su calcio piazzato (il gol preso è stato identico a quello subito a Copenaghen), esterni ancora poco presenti in avanti e, soprattutto, pochi gol rispetto alla quantità di gioco espressa nella metà campo avversaria.

La partita

Per un Verona giunto allo Stadium in formato “non prendiamole”, con un 5-4-1 abbottonatissimo e organizzato, la Juve risponde con un 3-5-2 con, guarda un po’, in attacco il debutto dal primo minuto di Fernando Llorente.
Sin dalle prime battute dell’incontro si legge il leit-motiv di giornata: Juve in pressione, Verona a difendersi. Ma l’altro leit-motiv è quello che recita la Juve da qualche settimana a questa parte: gioco compassato, errori in disimpegno ed esterni poco ficcanti. Certo, i bianconeri hanno Tevez: l’Apache è un fulmine di guerra, scorazza per tutta la zona offensiva facendo ammattire i difensori scaligeri, ma in una squadra che ancora fatica a tenere la quinta, l’argentino appare l’unico vero baluardo accanto al solito, enorme, Arturo Vidal. Sono proprio dei due sudamericani i pericoli maggiori corsi da Rafael nella prima mezz’ora: botta alta di Tevez, colpo di testa del cileno, combinazione tra i due non capitalizzata ancora dall’attaccante.
In tutto ciò il Verona sta a guardare difendendosi, però, senza eccessivi patemi; e quando mette fuori la testa dal guscio, per i padroni di casa sono dolori.
E’ il 36′, infatti, quando sugli sviluppi di un corner Cacciatore si trova incredibilmente in condizione di appoggiare la palla in rete: il gol è la fotocopia di quello subito dalla Juventus in Champions proprio questa settimana. Hellas avanti 1-0 a Torino.
La Juve, però, se c’è una cosa che con Conte ha riguadagnato in questi due anni è stato il diritto di replica, esercitato a meraviglia. In 4 minuti il pareggio è servito. Dapprima, da un cross dalla sinistra, Llorente colpisce a rete vedendo la sua incornata respinta incredibilmente sulla linea da un difensore ospite; tempo qualche decina di secondi e Bonucci verticalizza per Tevez che, giratosi alla grande, spedisce sul palo e poi in rete il tiro dell’1-1. La giocata è di quelle di alta scuola, ma quella del 47′ lo è ancora di più: siamo all’altezza dei 25 metri, Carlitos si libera al tiro di destro colpendo prima il palo interno di destra, poi quello di sinistra. Allo Stadium si resta tutti a bocca aperta. Da quella stessa bocca, poi, i tifosi della Juve tirano fuori l’urlo di gioia un minuto dopo: Vidal, sempre lui, pennella al centro un traversone che Llorente incorna a meraviglia sul palo lontano. E’ il 2-1 e il mistero dell’ex-Athletic termina nella rete alle spalle di Rafael.
Nella ripresa, di fatto, non c’è storia. La Juve è costantemente nella metà campo veronese: gli uomini di Mandorlini ci credono poco dopo l’uno-due che ha dato l’addio ai sogni di gloria e i bianconeri manifestano la loro poca concretezza davanti nonostante un predominio devastante. La traversa di Pogba è l’unico vero pericolo creato a Rafael, con gli ultimi minuti della partita nei quali il pubblico della Vecchia Signora trattiene il fiato per un risultato rimasto comunque in bilico. Allo Stadium termina 2-1, ma questa Juve può e deve migliorare.

Il tabellino

Juventus-Hellas Verona 2-1 (2-1). Reti: 36° Cacciatore, 40° Tevez, 48° Llorente

JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Ogbonna, Bonucci; Isla, Vidal, Pirlo (66° Marchisio), Pogba, Asamoah; Tevez (79° Giovinco), Llorente (69° Vucinic). All: Conte

HELLAS VERONA (5-4-1): Rafael; Cacciatore, Moras, Bianchetti, Gonzalez, Agostini (66° Iturbe); Romulo, Donati (58° Juanito), Hallfredsson (75° Donadel), Jorginho; Cacia. All: Mandorlini

 

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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