Il sondaggio rivela: per i giovani la VR è “una figata”

Creato il 13 luglio 2015 da Oculusriftitalia

Si parla tanto di realtà virtuale, e uno degli interrogativi ricorrenti è quando effettivamente tale tecnologia approderà sul mercato di massa. Cruciale, in questo senso, è capire se il pubblico è pronto per la VR. Ma cosa ne penseranno del nuovo medium i teenager, le ragazze e i ragazzi dai 10 ai 17 anni? È questa la domanda che si è posta la compagnia di ricerche marketing online Touchstone Research. La quale ha scoperto che, dopo averla provata, questo particolare target definisce la VR "una figata assurda".

Per condurre l'indagine, Touchstone ha usato un sondaggio online, rivolto a 500 ragazze e ragazzi nella fascia d'età 10-17. Un campione, spiega la compagnia, statisticamente significativo, nonché "equamente ripartito per età, sesso e nazionalità".

Il rapporto tra i più piccoli e la VR è un argomento fortemente controverso. Il timore di molti è che l'uso di un mezzo tanto immersivo possa influire negativamente sullo sviluppo di questo target, spingendoli per esempio a prendere cattive abitudini, come isolarsi e non uscire più di casa. Allo stesso tempo, medici e professionisti non hanno ancora una risposta certa sugli effetti della VR sui più piccoli.

Dal sondaggio è emerso che bambini e ragazzi avevano una forte consapevolezza di che cos'è la VR. Il device più conosciuto dal campione (si parla del 38% dei partecipanti) è Samsung Gear VR, il che non stupisce, dato che al momento è l'unico visore ufficialmente sul mercato consumer. Le altre tecnologie, come Oculus Rift, Sony Morpheus e Microsoft HoloLens erano conosciute da un terzo del campione, mentre ad arrivare ultimo è stato HTC Vive, al momento inviato solo a pochi sviluppatori selezionati.

In generale, l'informazione più importante che si ricava dalla ricerca è che ai bambini piace la VR. Touchstone ha raccolto i dati in un'infografica, che potete vedere all'interno del post. Una volta sottoposti a un video informativo, tre quarti degli intervistati ha dichiarato di essere interessata all'acquisto di un visore, a patto che il prezzo di questo si avvicinasse a quello di una console. La metà dei soggetti ha espresso tuttavia delle preoccupazioni, riguardo alla salute, alla pesantezza del visore, alla possibilità di farsi male usando i visori, e a quanto la VR possa indurre assuefazione. L'88%, tuttavia, ha definito la VR "una figata assurda".

La ricerca ha fatto emergere anche altri dati interessanti, come il tipo di esperienza in realtà virtuale che i soggetti si aspettano sperimentare, così come i generi che vorrebbero vedere in VR. Stiamo parlando di un target molto importante, che sicuramente le compagnie che producono visori devono tenere in considerazione. Oculus, nelle parole di Iribe, si sta già muovendo in questo senso, dato che si aspettano di creare una VR a misura anche dei più piccoli. Come si muoveranno le altre compagnie?


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