Ringrazio sempre Dio per quello che ho: può sembrare poco, a molte persone, ma per me è tantissimo!
Ma in quel periodo ho ringraziato Dio soprattutto per il sonno dei bambini; penso che se mia figlia non si fosse addormentata, io sarei diventato pazzo.
Non si trattò in realtà solo dei primi tre mesi, ma la sua insonnia durò ben quattro anni, durante i quali dovetti rispolverare ed inventare tutte le canzoni possibili e immaginabili del mio repertorio in lingua sarda, in italiano, spagnolo e perfino in portoghese per riuscire a farla addormentare; e le passeggiate me le inventavo sul tappeto di casa, sul quale dovevo creare le giuste increspature perché la carrozzella prima, e il passeggino poi, acquisissero quel dondolio indispensabile per guadagnareil sonno della bambina; un incubo per me e per mia moglie.
Un incubo finito soltanto, come già detto, all’età di quattro anni, dopo che è stata operata alle adenoidi: solo allora ha cominciato a dormire regolarmente.
E noi con lei.