Pubblicato da Stefania Auci Cari lettori, sapete che Diario è attento alle nuove realtà editoriali e al mondo digitale. Ebbene, la novità di questi giorni riguarda il fatturato dell'industria editoriale americana, dove le vendite di ebook hanno superato quelle del cartaceo. Ancora più clamorosa è la situazione nel segmento del mercato degli young adult e dei teen: in questo caso, il volume è legato a una serie di apps e di gadget che spesso sono più appetibili del romanzo in sé.
Quali le cause di questo aumento così marcato? Sicuramente il prezzo degli ebook che in America è decisamente più basso rispetto al volume cartaceo (e rispetto al prezzo dell'ebook italiano, che spesso ha un costo pari o di poco superiore rispetto alla copia cartacea scontata); poi l'ampissima diffusione di devices quali ereader, tablet e ipad che rendono comodo e rapido leggere su un supporto informatico che permette, in più casi, di leggere, navigare su internet e archiviare files. Si tratta di oggetti che sempre più spesso vengono usati non solo per lo svago ma anche per lo studio: sempre più spesso scuole e università usano i tablet per illustrare lezioni e inviare materiale didattico agli allievi.
E in Italia? Storia vecchia. L'ebook, ufficialmente, non decolla (anche se i dati mostrano un significativo incremento del 2011 rispetto al 2010). Soliti problemi: costi elevati del volume elettronico, scarsa attitudine alla lettura da parte dell'italiano medio, residuale diffusione degli ereader. Sarà. Ma non è un caso che la pirateria informatica stia... soddisfacendo una richiesta del mercato. In una parola: la voglia di leggere c'è, ma i costi degli ebook sono decisamente spropositati. E dopo la diffusione di questi dati, sarebbe d'uopo una riflessione o meglio: un ripensamento sul mercato italiano degli ebook da parte delle case editrici nostrane