Il Sun Tzu e l’arte della SEO ;-)

Creato il 31 dicembre 2011 da Links234 @cityoff

Cosa c’entra il Sun Tzu, un trattato militare cinese di molti secoli fa, con le operazioni SEO? Apparentemente nulla. O forse ha molti legami, dato che l’intero libro sottolinea l’importanza della strategia. E chiunque abbia fatto campagne di Web Marketing sa che la strategia è l’affare più importante.

La strategia è la via del paradosso.
[Sun Tzu]

Iniziare proprio dalla frase più problematica del testo è una mossa ardita, me ne rendo conto. Tuttavia non è il caso di girarci intorno: meglio affrontare di petto la chiave di volta dell’intero ragionamento.

L’elegante analisi del Sun Tzu  si snoda tra vari punti, tutti suggestivi, ma ad un certo punto si inciampa su una frase molto interessante (e utile da usare in alcune conversazione dove una citazione appropriata può cambiarne l’esito). La frase è questa:

Chi in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe all’avversario, è il più abile in assoluto.
[Sun Tzu]

La frase è talmente autoevidente che non è il caso di farne l’esegesi: è chiaro che completa bene la prima, quella del paradosso. Vale la pena, invece, chiarire perchè, a mio avviso, questa prospettiva può essere utile in fase di impostazione di una campagna di posizionamento nei motori di ricerca (SEO).

Il concorrente irraggiungibile- forse

Immaginate di avere un grosso concorrente. Uno di quei concorrenti che impiega massicce risorse e che si attesta in prima posizione per espressioni chiave anche molto competitive. Uno di quei concorrenti- e ne avrete sicuramente uno, se non più d’uno- che usa le strategie di link building in maniera industriale. E che ha un contatore visite che quasi esplode, dal numero impressionante di visite che deve monitorare.

Difficile stargli dietro.

Anzichè compiere uno sforzo decisamente muscolare e mettere su un battaglione per fare link building- con relativi costi in termini di risorse e altrettante incertezze circa l’esito- è opportuno usare l’astuzia, e seguire ciò che dice Sun Tzu.

Evitate lo scontro.

Vincere senza combattere

No, non sto dicendo di cambiare mestiere. Non è un invito alla codardia, il mio. Dico di impostare una strategia diversa. Di battere l’avversario senza incontrarlo. Se non potete batterlo sul suo terreno (key molto competitive e molte più risorse), spostatevi su un terreno a voi più congeniale.

Come?

Evitate quelle serp troppo competitive. Lo so, sembra quasi di scappare. No. Non è così. Analizzate, studiate, scovate. Scovate la vostra long tail. Insidiatevi in serp che il vostro concorrente, tronfio di essere posizionato per key ultracompetitive, ignora.

Non è finita qui. Tramite un’analisi attenta, potete anche selezionare le espressioni chiave e le fonti che hanno un maggior tasso di conversione o che rispondono ad altri parametri per voi importanti.

Potete lavorare sulla qualità del traffico. E continuare a migliorare la comunicazione del sito per capitalizzare al massimo ogni singola visita. Ottimizzando le risorse è possibile avere più risultati – in termini di fatturato – di un sito con molto più traffico.

Affilare le armi- e costruire una strategia liquida

La chiave della vostra vittoria non sta là fuori, in serp congestionate. Sta nel vostro contatore visite e nelle vostre conoscenze di web analytics.  Nel saper interpretare i dati e modificare costantemente la strategia con lievi modifiche di aggiustamento. Mobili, agili, liquidi. Contro l’avversario elefantiaco.

Potreste avere alcune perplessità circa la bontà di questa strategia prima che la mettiate in pratica: non fateci caso. Perchè dopo, vedendo i risultati, ne sarete letteralmente entusiasti.

E’ solo una questione di prospettive. E per chiudere questo lungo post, lascio una frase di Marcel Proust:

La vera scoperta non consiste nella conquista di nuovi mondi, ma nell’imparare a guardare quello vecchio con occhi nuovi
[Marcel Proust]

Ps: una precisazione personale. L’intero post parla di battaglie, armi, combattimenti, ecc. Questo sfondo guerresco non è il mio prediletto, lo confesso. Ma dovevo rispettare, nei limiti del possibile, sia l’orizzonte entro il quale si muove il libro Sun Tzu, sia quel senso di competizione- benchè incruenta- che sottostà alle operazioni di posizionamento nei motori di ricerca.