Magazine Calcio

Il suo Manchester City infiamma la guerra dei follower

Creato il 22 marzo 2013 da Mbrignolo
Il suo Manchester City infiamma la guerra dei follower

Il profilo Twitter del Manchester City

HI-TECH (Manchester). Il mondo del calcio è un mondo in preda a una costante guerra. Lo è sul campo, là dove il calcio stesso per la sua natura è la trasposizione strategica di una battaglia. Lo è anche e soprattutto fuori dove il mercato globale è dominato da pochi brand che si disputano a colpi di maglio il piatto mondiale di magliette, gadget e prodotti che alimentano il grande gioco. Ora, quindi, stiamo entrando nell’epoca in cui un club è vincente non solo se alza al cielo le coppe, ma soprattutto se taglia traguardi di trofei rappresentati dai milioni di fan che riconoscono il brand, il marchio, lo seguono e poi, alla fin fine, finiscono con l’essere clienti del marchio stesso e delle sue emanazioni. Una delle battaglie più aspre, a colpi di follower e clienti, avviene sul suolo inglese dove, alle big consolidate Manchester United e Arsenal (si parla non tanto di trofei quanto di popolarità) vuole aggiungersi anche il club del Manchester City. D’altronde dietro il progetto di ascesa verticale del brand Manchester City e del suo posizionamento nei social network c’è quella testaccia di Ferran Soriano, già vicepresidente del Barcellona, tutto intento a esportare nel club dello sceicco Mansour il know how imparato negli anni dell’ascesa del Barcellona di Laporta.

L’idea, per il City, è chiara: far diventare il club come uno dei cinque massimo dieci club più conosciuti del mondo. A questo fine l’uso e il potenziamento del brand all’interno dei social network è assolutamente determinante. Soriano sa bene di cosa si parla visto che è stato lui, dal 2003 fino ai tempi recenti, a far diventare il Barcellona primo club al mondo per fama internettiana e non. Ora il City può contare su un paio di stelle del web come Aguero, un tipetto da 1,3 milioni di fan, oppure David Silva. Ben lontani, peraltro, dai 5,8 milioni di un certo Wayne Rooney. Deve e può, di conseguenza, cambiare in modo radicale il proprio modo di porsi sulla rete, andando ben oltre i suoi numeri. Ora, tanto per dare un dato sensibile del posizionamento dei Mancio Boys, il City sosta attorno ai 735 mila fan su Twitter mentre invece il Milan ne ha 923 mila. Se ci si sposta su Facebook i 4 milioni di like della pagina ufficiale dei Citizens impallidiscono di fronte ai 31 milioni del Manchester. Se poi  si arriva ai 40 milioni del Barcellona con un milione di persone che stanno usando questo nome o guardando la pagina mentre scriviamo, beh, si capisce come la nuova nobiltà calcistica inglese del Man City abbia molta strada da fare. L’idea è quella di diventare più profondi, più aggressivi e più cattivi nel mondo dei social media. Soriano vuole arrivare a questo livello di coinvolgimento: nel suo libro “Il pallone non entra mai per caso”, racconta quando in un bar di Tokyo, sentendolo parlare in catalano, il barista gli si avvicinò sventolando la sua tessera del Barcellona al grido di “Io sono un socio”.  Questa è la conferma sul campo di cosa voglia dire essere un brand globale, a questo traguardo Soriano ha portato il Barca e ora prova a portare i citizens.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :