Entrambi i candidati alle ultime elezioni presidenziali degli Stati Uniti, John McCain e Barack Obama, alla domanda del giornalista che chiedeva quale fosse il loro romanzo preferito, hanno risposto citando "Per chi suona la campana" di Ernst Hemingway. Addirittura, McCain ha affermato che, durante la sua prigionia in Vietnam recitava ad alta voce, a sé stesso, brani del libro.
Sia il candidato repubblicano che quello democratico, sceglievano un romanzo ambientato non negli Stati Uniti, ma in Spagna durante la guerra civile, in cui un americano, un professore universitario di sinistra va a far saltare un ponte. Infatti, Michael Knox Beran, scrittore conservatore, ha suggerito acidamente a McCain che avrebbe fatto meglio a scegliersi qualcosa di diverso da "un lamento piagnucoloso per un sabotatore socialista". C'è dell'ironia nella critica di Beran al romanzo di Hemingway, se si pensa che la sinistra, negli Stati Uniti, inclusi alcuni dei comunisti americani che avevano combattuto nel Battaglione Lincoln (parte delle Brigate Internazionali), avevano attaccato ferocemente l'autore ed il libro, quando questo era stato pubblicato nel 1940. Questi critici, fra cui il comandante del Battaglione Lincoln, Milton Wolff, contestavano l'immagine negativa, data da Hemingway, delle motivazioni e delle tattiche sovietiche in Spagna, ed i ritratti duri e spietati del commissario politico André Marty (conosciuto come il "Boia di Albacete", per le purghe da lui effettuate dei non-comunisti delle Brigate Internazionali) e della leader comunista Dolores Ibarruri, la Pasionaria. Hemingway faceva una distinzione fra sostenere la causa lealista, così come fa il personaggio del romanzo Robert Jordan, ed approvare la strategia sovietica di inganno e manipolazione del governo repubblicano.
A tal proposito, può servire riportare un aneddoto che coinvolge Gary Cooper (l'attore scelto da Hemingway per interpretare Robert Jordan nel film tratto da "Per chi suona la campana") ed Alvah Bessie, veterano del Battaglione Lincoln e sceneggiatore. Nel corso delle riprese, Bessie dava lezioni a Cooper su come il conflitto spagnolo non fosse stato una guerra civile , come credeva Cooper, bensì un'invasione da parte dei tedeschi e degli italiani per rovesciare il governo legittimo spagnolo. La reazione dell'attore, laconica e classica, fu: "Davvero? Ecco perché il nostro paese è così grande ... uno come te può andare a combattere una guerra che non lo riguarda." Da questo si può capire perché, negli Stati Uniti, il conflitto spagnolo venne soprannominato "the Good Fight", e come, fin dall'inizio, riuscì ad ispirare artisti, poeti, drammaturghi, romanzieri e scrittori di racconti.
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