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Scrittori: intervista a Decimo Tagliapietra

Creato il 04 agosto 2021 da Gliscrittori
Scrittori: intervista a Decimo Tagliapietra

Caffè letterario A cura di Silvia Pattarini. Intervista a Decimo Tagliapietra, in tutti gli store online con il romanzo horror Risorgemia (Delos Digital-Weird Book): «La scrittura è una questione di sopravvivenza». 

Decimo Tagliapietra nasce in provincia di Vicenza nel 1978. Nonostante un percorso di studi prettamente scientifico, è un appassionato di fiction in tutte le sue declinazioni artistiche, narrativa in primis. Dividendosi tra lavoro e famiglia, non ha mai smesso di dedicarsi alle sue principali passioni: la scrittura e la musica. Nel 2020 si classifica tra i finalisti dell’Asylum Horror Contest e al Terni e Narni Horror Fest. Un racconto breve è stato selezionato per l’antologia Z di Zombie 2021, curata da LetteraturaHorror.it Sempre nel 2021 un breve racconto giallo approda in finale al MystFest-Premio Gran Giallo Di Cattolica.
Risorgemia è il suo primo romanzo edito da Delos Digital – collana Horror Story – per l’edizione digitale, e da WeirdBook per l’edizione cartacea.
Decimo Tagliapietra è uno pseudonimo. Oltre al romanzo ha pubblicato un disco, Der Stereoskpische Mann, disponibile in tutte le piattaforme streaming.

Decimo Tagliapietra, benvenuto sul nostro web magazine culturale Gli Scrittori della Porta Accanto. Per combattere la canicola di questi giorni permettimi di offriti una bevanda fresca: cosa gradisci?

Una birra ghiacciata, grazie. Media.

Ottimo! Veniamo al tuo libro, Risorgemia. Un titolo che lascia intendere a una resurrezione. È cosi?

È corretto. Risorgemia: Resurrezione + Pandemia. Un morbo e la sua diffusione. Termini alquanto in voga di questi tempi, purtroppo. Ho cercato di affrontare il tema degli zombie sforzandomi di rimanere lontano dai soliti clichè (temo di non esserci riuscito del tutto), confrontando la resurrezione dei morti di Portoalto ad altri, ben più famosi “ritorni”, a partire da quello di Gesù Cristo ma non solo.

Risorgemia si inquadra nel genere horror. In generale i tuoi lettori apprezzano questo genere, hai avuto dei riscontri positivi?

A volte mi chiedo se sia più importante la storia o il fatto che sia scritta bene. Servono entrambe le cose, naturalmente, ma una cattiva scrittura è decisiva nel giudizio finale del lettore. Risorgemia sta ricevendo molte recensioni positive, sia in merito alla storia narrata, sia per la scrittura che alcuni trovano fluida o scorrevole. Questo non può che rendermi felice.

Tre motivi per leggere Risorgemia?

È un horror italiano ambientato in Italia.
È spaventoso. Offrirò una birra media a chiunque lo leggerà.

Potrebbe essere un'ottima strategia di marketing, me la appunto. Torniamo a noi, oltre a scriverli ti piace leggere libri di genere horror?

Quand’ero piccolo il mio desiderio era di fare lo scienziato o l’archeologo. O l’astronauta. Poi ho scoperto Isaac Asimov, Philip K. Dick, Agatha Christie, Conan Doyle, Ray Bradbury, Clive Barker, Stephen King, solo per citarne alcuni, e ho capito che potevo diventare in qualsiasi momento ognuna di quelle figure: era sufficiente aprire le pagine di un libro. L’horror, di cui vado ghiotto, è semplicemente uno dei rami di questo grande albero che è la letteratura fantastica dal quale colgo succulenti frutti.

Secondo te i potenziali lettori, prima di scegliere un libro leggono le recensioni, si affidano all’immagine di copertina o alla sinossi? O a tutte queste cose insieme?

La cover è molto importante perché è il primo messaggio che si invia al lettore. Deve essere accattivante e dar già un’idea di quello che succede tra le pagine del libro. La quarta di copertina entra in gioco se la cover ha svolto bene il suo compito. Lì il lettore decide se vale la pena sprecare il suo tempo con la storia. Le recensioni (negative) possono influenzare la scelta, ma di solito il lettore curioso a quel punto ha già deciso.


Risorgemia

di Decimo Tagliapietra
Delos Digital | WeirdBook
Horror
ISBN 978-8831373463
Ebook 4,99€
Cartaceo 16,90€

Che lettore è Decimo Tagliapietra? Un tipo da cartacei o un tipo da ebook?

Sono un tipo da cartaceo. Adoro l’odore della carta, in particolare quello dei libri vecchi che trovo nelle bancherelle, libri che hanno probabilmente sofferto l’umidità, il calore, a volte persino la pioggia.
Negli ultimi anni mi sono arreso all’ebook. Mi consente di leggere con la luce spenta e di non disturbare il sonno di mia moglie. Ho imparato che se lei arriva ad addormentarsi, non è proprio il caso di svegliarla...

Qual è il tuo rapporto con i Social Network? Quanto sei social?

Sono diventato social per costrizione. È un mezzo molto potente per far conoscere la propria arte. Ho la mia pagina Facebook e Instagram. Inoltre ho realizzato un bel sito dove raccolgo tutto le cose che faccio. Visitatelo!

Immagina di trovare una macchina del tempo: fai un salto nel passato per cambiare qualcosa o nel futuro a dare una sbirciatina?

Ritorno indietro al periodo a cavallo tra gli ottanta e i novanta. Troverei il me stesso quindicenne e gli farei capire a suon di sberle di non gingillarsi in frivolezze e di concentrarsi nella scrittura. Rimpiango amaramente il tempo che avevo a disposizione quando ero più giovane.

Come darti torto! Ringraziamo tantissimo Decimo Tagliapietra per essere stato ospite di questo Caffè Letterario, lo spazio degli Scrittori della porta accanto dedicato agli autori, e, anche a nome dei nostri lettori, gli auguriamo in bocca al lupo per suoi progetti futuri.

Silvia Pattarini

Silvia Pattarini


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