Il Taccuino di Marilea: La donna secondo Oliviero Toscani
Creato il 09 marzo 2015 da L'Aspirante Biondo
Ci sono le cinque gocce di Chanel di Marilyn,
la parrucca di Andy Warhol, il baffo di Henry Matisse e la sigaretta della
Fallaci. E poi c’è la festa della donna. Un apostrofo rosa tra le parole “che
meraviglia”. Un appuntamento immancabile per il genere umano. In ritardo, ma
non troppo tardi, vogliamo rendere omaggio alle donne presentando una figura
che si è giustamente occupata di loro. Senza troppo salivare ed esagerata
attenzione che sia chiaro. Ma con un impegno allo stesso tempo discreto e
pungente. Il personaggio che presentiamo oggi è Oliviero Toscani, fotografo di
professione, artista e politico di fatto.
Toscani si è fatto conoscere attraverso le
copertine di illustri riviste come Elle, Vogue, Esquire, Stem e ha curato le
campagne pubblicitarie di prestigiose case di moda come Fiorucci, Chanel e
Prénatal. Tuttora esercita l’attività di fotografo e pubblicista ai più alti
livelli. Di lui ricorderemo senza dubbio le immagini alquanto spregiudicate
realizzate per la Benetton, o la campagna choc contro l’anoressia nervosa, che
include la famosa foto alla modella Isabelle Caro. Non poche polemiche ha scatenato
la sua attività di cosiddetto shockvertising.Vi mostriamo di sotto alcuni dei
lavori più “audaci”, tanto per fare alcuni esempi.
Oliviero si pronunciò più volte nei confronti
del gentil sesso, con parole compromettenti ma non prive di significato:
«Le donne non si devono truccare, mettersi il rossetto, devono
volersi bene per quello che sono. Devono essere più sobrie. Diano importanza
all'essere più che al sembrare!»
Niente di più vero. Il
fotografo ha infatti prediletto nelle sue foto volti femminili genuini e
autentici, non per questo meno belli, anzi.
“E' pieno di donne bellissime anche se sono poche quelle che lo sanno. La bellezza femminile si legge nell'espressività, nella
vitalità, nel sentirsi bene. La serenità e la soddisfazione per come si è danno
più felicità e trasmettono agli altri immensa bellezza".
ha dichiarato Toscani in
un’intervista del 2014 per ANSA Lifestyle. Solo dopo qualche tempo, trasponeva
il suo giudizio alla fiera internazionale della Profumeria e della Cosmesi, a
Bologna, con una mostra fatta di fiori, foglie e piante, disposti di modo da
ricreare volti femminili. Ad ogni volto un nome.
La donna per Oliviero è
delicatezza, purezza e naturalezza.
“La cosmesi usata come una maschera per
uniformarsi ad un certo tipo di estetica che non rende giustizia alle donne”
Qualcuno lo ha definito
misogino per i giudizi a volte sprezzanti nei confronti delle donne (“bestie da
sesso” ebbe a dire in un’occasione). In realtà le sue non sono invettive contro
tutto il genere femminile ma essenzialmente contro quella fetta di popolo rosa
più superficiale e narcisista.
Una delle immagini più
significative risulta essere quella che ritrae corpi femminili avvolti da fasce
ospedaliere, quasi a nascondere ferite da abuso e violenza.
La sensibilità a questi
temi, dimostrata nel corso della sua carriera può benissimo esimerci dal
credere che il fotografo odi indiscriminatamente le donne. Si coglie piuttosto
uno sforzo a rendere coscienti, un’incoraggiamento ad un’immagine diversa delle
donne, non mascherata ma naturale e autentica. Intelligente. Ed è proprio di
intelligenza che a Toscani piace parlare. Per risolvere compiutamente la
grandezza artistica e professionale di quest’uomo occorrerebbero barili di
parole. Ci siamo limitati in questa sede a servirci di lui per lanciare un
messaggio libero e sincero a tutte le donne. Ma speriamo di tornare a parlare
di lui nei prossimi numeri per rendergli un valido omaggio.
Marilea!
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