Tanti si sono sperticati in critiche solo sulla carta (sui tempi televisivi di un racconto, sulla spettacolarizzazione della letteratura, sulla mercificazione della cultura e menate varie). Ma se X Factor ha spinto i consumatori ad andare di più ai concerti, ha fatto conoscere autori e pezzi di un certo livello, interpretati dai concorrenti e Masterchef ha indotto appassionati di cucina a cercare di fare meglio, allora ben venga un programma che sicuramente creerà interesse (se fatto bene) verso le storie, i metodi di scrittura, il mestiere vero e troppo spesso trattato con superficialitá e poco rispetto dello scrittore.
Visto che rai 3 per il momento dice molto poco attraverso lo spazio ufficiale (questo) ed è invece tvblog a illuminarci su alcune caratteristiche del talent qui, io immagino e dico che spero di vedere editor al lavoro con i ragazzi, che i pezzi in gara vengano letti da chi li sa leggere veramente e non vengano noiosamente buttati via e che rimangano fuori dallo studio i critici tromboni che in genere (non tutti ma tanti) vengono scongelati a luglio per spiegarci come dovremmo leggere i capolavori arrivati in finale allo Strega.
A me sembra un’ottima occasione per chi ha un file rimasto sul desktop del suo pc o un bel plico inviato a pioggia (cosa che non si fa, mai!) a tutte le case editrici d’Italia.
Tra l’altro, pare che a pubblicare il romanzo del vincitore sia Bompiani… mica Albatros!
Attendiamo fiduciosi, non spariamo addosso solo perché un talent profanerebbe la sacralità della letteratura (che già a scriverlo viene l’orticaria… i libri in cattedra non arrivano da nessuna parte) e godiamoci lo spettacolo. E le storie.