Ciao Davide, se devo essere proprio sincero mai mi sarei aspettato che i tappi di sughero mi avessero portato a conoscerti …
D: Come e quando è nata l’iniziativa “Qui si ricicla il sughero”?
R: La prima scintilla è datata Marzo 2008 quando durante la fiera “Fa la cosa giusta” la nostra associazione incontra la coop. Artimestieri, pioniera nella raccolta e del riciclo del tappo di sughero. Grazie all’entusiasmo e alla passione di alcuni volontari amanti del riciclo e del rispetto dell’ambiente nasce la nostra esperienza: partendo dall’essere semplice punto di raccolta, al divenire veri esperti promotori del riciclo del tappo di sughero. L’esperienza si concretizza in un vero e proprio progetto “Qui si ricicla il sughero” nell’Ottobre 2009 dopo diversi contatti tra l’A braccia Aperte, il Wwf Italia, la Regione Sardegna e la cooperativa Artimestieri. Con loro è stato possibile creare un kit di promozione e raccolta composto da: sacchi di iuta, locandine, brochure e adesivi. Grazie a questo materiale il progetto ha messo le prime radici a Milano città per poi ampliarsi velocemente su gran parte della provincia.
R: La nostra esperienza continua e sta crescendo in maniera esponenziale, ad oggi contiamo circa 73 punti raccolta sparsi su Milano e nell’interland. Diversi comuni ci hanno contatto per poter aderire all’iniziativa mettendo a disposizione le loro piattaforme ecologiche ed avviando il progetto della raccolta nelle scuole. Il nostro prossimo obiettivo è coinvolgere gli studi di bioarchitettura e i rivenditori dei prodotti per la bioedilizia allo scopo di sensibilizzare e promuovere l’utilizzo del sughero granulare che, grazie alle certificazione fatte dall’Istituto Agris Sardegna, risulta essere un ottimo isolante termo-acustico migliore delle stesso sughero vergine.
R: Abbiamo pensato che fosse più semplice e proficuo coinvolgere, oltre alle scuole, i bar e i ristoranti ma a bilanci fatti, per una questione di logistica, sono risultati più produttivi i supermercati quali Naturasì e Coop. Vorrei aggiungere, inoltre, che abbiamo coinvolto il mondo del vino, protagonista assoluto per il destino del tappo di sughero, l’AISP l’AIS e l’ONAV di Milano contribuiscono, infatti, in diverse modalità al nostro progetto: dalla semplice raccolta dei tappi durante le degustazioni, alla promozione dell’iniziativa presso le cantine produttrici di vino.
D: Ritieni che l’iniziativa abbia avuto successo?
R: Ritengo che la nostra iniziativa abbia un grosso potenziale: stiamo ponendo delle buone basi per un progetto più grande che veda un vero e proprio nuovo canale di riciclo del sughero. Mi ritengo soddisfatto per quanto ottenuto fin’ora ma sono certo che sia solo un’inizio; tramite internet, infatti, siamo venuti a conoscenza di altre esperienze simili in Germania, Francia, Spagna, Svizzera e Portogallo con le quali stiamo cercando di costruire una rete di scambi e di informazione. La presenza di più progetti in Europa è testimonianza che il riciclo dei materiali e la protezione della biodiversità sono questioni di importanza a livello europeo, oltre che a livello nazionale. Credo e spero, inoltre, che la nostra esperienza possa essere replicata in altre regioni d’Italia.
D: Inoltre il messaggio che accompagna l’iniziativa è molto importante, vero?
R: Questa raccolta è resa possibile solo grazie al volontariato che da importanza al riciclo e alla protezione della biodiversità, in particolare quella delle sugherete mediteranee. Inoltre, pubblicizzando il sughero riciclato come isolante termo-acustico mandiamo un messaggio al mondo dell’edilizia che sta facendo i conti con l’obbligo del risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente nella scelta dei materiali per la costruzione.
R: La finalità di questo progetto è aiutare a far nascere “Il Parco della vita”:la cooperativa Artimestieri, infatti, ci fornirà in cambio del sughero raccolto panchine, cestini e etc costruite nella loro falegnameria.
Scarica la vetrofania in formato pdf http://issuu.com/Sullamaca/docs/vetrofania-nuova.
Riferimenti:
Associazione Onlus Abracciaaperte