Il tar del lazio dice si al metodo stamina

Creato il 04 dicembre 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi
Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto di nomina della Commissione del Ministero della Salute che ha bocciato il 'metodo Stamina'. Di conseguenza è sospeso anche il parere contrario alla sperimentazione. Accolto dunque il ricorso del presidente di Stamina, Davide Vannoni.
Nella loro ordinanza, i giudici amministrativi (che hanno fissato l'11 giugno l'udienza di merito) hanno anche fatto una sorta di invito al Ministero della Salute ad effettuare un’istruttoria approfondita sul tema del 'metodo Stamina'. Stamina Foundation contestava davanti al Tar la composizione della Commissione scientifica del Ministero che ha bocciato la sperimentazione, sostenendo, che gli esperti non fossero stati imparziali, e alcuni membri si erano espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati.
Il ministero della Salute nominerà un nuovo comitato scientifico di esperti per una nuova valutazione del protocollo Stamina di Davide Vannoni. Ciò a seguito della sentenza di oggi del Tar del Lazio che sospende il comitato scientifico dal quale è arrivata la bocciatura al metodo.
"Il Comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura con la stamina presso l'Ospedale civile di Brescia" - Questo rilevano i giudici amministrativi del Lazio accogliendo il ricorso di Stamina Foundation. "Dai certificati medici - rileva il Tar - non risulta che questi pazienti abbiano subito subito negativi collaterali". Inoltre per il Tar "la decisione di iniziare o meno la sperimentazione avrebbe richiesto certamente un maggiore approfondimento": "solo un'approfondita istruttoria in contraddittorio con chi afferma che il metodo non produce effetti negativi collaterali, potrà, ove a conclusione dei lavori si arrivasse a confermare il parere contrario all'inizio della sperimentazione, convincere anche i malati con patologie dall'esito certamente infausto, e che su tale metodo hanno riposto le ultime speranze, che il rimedio stesso non è almeno allo stato effettivamente praticabile", precisano. Dunque in sostanza, afferma il Tribunale amministrativo del Lazio, visto che "la giusta preoccupazione del Ministero della Salute e della Comunità scientifica è che non siano autorizzate procedure che creino solo illusioni di guarigione o di un miglioramento del tipo di vita e che si dimostrino invece nella pratica inutili o addirittura dannose" sarebbe necessaria "un'istruttoria a tal punto approfondita da non lasciare più margini di dubbio, anche ai fautori del metodo in esame, ove il procedimento di concludesse negativamente, che il metodo non è, o almeno non è per il momento, praticabile".
"Ho voluto attivare immediatamente le procedure per il nuovo comitato scientifico perché ritengo che in questa vicenda non si possano lasciare i malati e le famiglie nel dubbio" - afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a seguito della sentenza del Tar del Lazio di oggi relativa al metodo Stamina di Davide Vannoni. Il ministero, si sottolinea in una nota, provvederà già nelle prossime ore alla nomina dei nuovi componenti del comitato scientifico, scelti anche tra esperti stranieri. La "tempestiva ripresa dei lavori del comitato scientifico permetterà - sottolinea il ministero della Salute - di compiere gli approfondimenti istruttori indicati dal Tar".
"Per noi è un'ottima notizia sia come papà di Noemi sia come associazione". Così Andrea, il padre della bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), di recente ospitata dal Papa, commenta all'ANSA la decisione del Tar del Lazio sulla sospensione del decreto di nomina della Commissione del ministero della Salute che ha bocciato il metodo Stamina, sulla base della quale il ministero nominerà un nuovo comitato. "Stiamo valutando la richiesta di danni per i no al metodo per Noemi", ha detto Andrea.
"E' una speranza in più. Ci viene dato modo di difenderci". Così le associazioni di malati che hanno presentato il ricorso accolgono la decisione del Tar del Lazio di sospendere il decreto di nomina da parte del ministero della Salute del Comitato che ha bocciato il metodo Stamina. "Finalmente si faranno degli approfondimenti sul comitato, come chiediamo da tempo - spiega Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese - la nostra richiesta e' che vi siano esperti super partes, meglio se di caratura internazionale". "Il Tar non si è pronunciato, lo farà presumibilmente a giugno, ma già il fatto che abbiano accolto il nostro ricorso vuol dire che la questione merita di essere approfondita: per noi questo e' molto importante, ci da modo di provare a difenderci" aggiunge Francesca Atzeni, dell'Associazione "Tutti insieme per Ludovica Onlus". "Ora la speranza e' che si possa rivedere il giudizio sul metodo Stamina, magari esaminando anche le cartelle cliniche dei pazienti in cura a Brescia" spiega Simona Marrazzo, dell'Associazione Mattia Fagnoni Onlus.
Nell'ordinanza relativa al metodo Stamina, il Tar del Lazio riconosce la "giusta preoccupazione del ministero della Salute e della comunità scientifica". Lo sottolinea il ministero della Salute in una nota. La "giusta preoccupazione del ministero della Salute e della comunità scientifica - afferma il Tar del Lazio, come indicato dal ministero della Salute - che non siano autorizzate procedure che creino solo illusioni di guarigione o comunque, e quanto meno, di un miglioramento del tipo di vita, e che si dimostrino invece nella pratica inutili o addirittura dannose, può essere superata - rileva il Tar - con un'istruttoria a tal punto approfondita in tutti i suoi aspetti da non lasciar più margini di dubbio, anche ai fautori del metodo in esame, ove il procedimento si concludesse negativamente, che il metodo stesso non è, o almeno non è per il momento, praticabile".
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