Il Teatro dell’assurdo

Creato il 15 aprile 2015 da Nonzittitelarte

Teatro Lirico: davvero un Teatro dell’Assurdo

Samuel Beckett avrebbe probabilmente tratto molti spunti dalla riunione di ieri del Consiglio di Indirizzo della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, di cui da oggi conto, nell’edizione cartacea, L’UNIONE SARDA (però, intanto, sta diventando davvero stancante aspettare eternamente Godot).

L’esito della riunione, nel corso del quale la contestatissima sovrintendente Angela Spocci si è confrontata coi componenti del Consiglio di Indirizzo, pare essere stato, nonostante la situazione drammatica che interessa la programmazione del teatro – quanto ai conti, la situazione resta invece fortemente interlocutoria, e abbiamo già segnalato ieri alcune ragioni del perché – una sterminata sfilza di non-decisioni, tra le quali la più significativa, e grave, sembra essere la mancata approvazione della stagione lirico-sinfonica 2015 (e siamo già praticamente a metà aprile!), motivata, a quanto riferisce il quotidiano cagliaritano, tra l’altro dalla mancanza di dati essenziali sul personale artistico deputato a dar vita alle rappresentazioni programmate.

Del resto, non aiuta la confusione e la “politica del rinvio” attuata dal Consiglio di Indirizzo, che avrebbe, inspiegabilmente, non deciso perfino sull’assunzione di una figura professionale che, in qualità di consulente, svolgesse le funzioni del direttore amministrativo, vacanti da tempo: perché, date queste necessità, non si è provveduto ben primaa colmare il vuoto determinato dalla mancanza di un direttore amministrativo, e non vi si provvede neppure adesso?

Oltre tutto, è singolare che ancora non si avverta la necessità di provvedere a sistemare un tassello essenziale della struttura organizzativa della Fondazione quando invece il Consiglio di Indirizzo ha mostrato ben altra urgenza, e fin dal mese di gennaio quando la sovrintendente Spocci non era neppure appena insediata – quindi con qualche dubbio ulteriore sulla regolarità della procedura, dato che predisporre i bilanci è attribuzione del sovrintendente – nel conferire a una professionista esterna quale la dottoressa Donatella Masala un singolo incarico, benché complesso, quale quello della predisposizione del consuntivo 2014, attività che, legge alla mano, dovrebbe essere di competenza del sovrintendente con l’ausilio del direttore artistico.

Probabilmente la risposta a questo interrogativo potrebbe essere lurgenza di approvare il consuntivo – molto relativa, dal momento che a tutt’oggi, 14 aprile 2015, non consta che il Consiglio d’Indirizzo vi abbia ancora provveduto, e che, quanto al consuntivo 2013, il vecchio Consiglio di Amministrazione non aveva posto mano all’esame dello stesso (peraltro non predisposto da Meli, e da lui firmato solo per “senso di responsabilità”) prima del 7 maggio 2014 – ma allora, come avrebbe detto Lubrano (non l’amministrativista), la domanda nasce spontanea: se vi era una tale urgenza, perché non si è presa in considerazione l’applicabilità dell’art. 2385 c.c. per consentire una brevissima prorogatio, non nella carica ma nell’esercizio di funzioni necessarie a norma di legge, del sovrintendente Meli – grosso modo fino a febbraio, tenuto conto della data di designazione della Spocci e di quella del suo successivo arrivo a Cagliari – giusto per impostare il lavoro sul consuntivo, e al contempo, anziché fare ricorso a una consulenza esterna per un singolo atto, per quanto complesso, non si è proceduto senza dilazioni alla designazione di una figura professionale che potesse avvicendarsi al cessato direttore amministrativo Paoli (o magari a una breve proroga delle funzioni di quest’ultimo)?

Dal resoconto fatto dall’UNIONE SARDA viene fuori un’altra indicazione assolutamente sorprendente…

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