Il tema della Prof

Da Lacrespa @kiarastra

La settimana scorsa alla mia classe di classici quartini (ora primini), indisciplinati, ho assegnato un tema sul rispetto. Oggi gliel’ho consegnati, corretti: che paroloni, che belle definizioni copiate dai vocabolari, quale imbarazzo hanno descritto nel non essere in grado di definire un concetto che per loro è così chiaro e lampante!

Alla fine, ho apprezzato il loro meningitico sforzo e così ho deciso di condividere con loro la mia idea di rispetto, scrivendo un breve testo appositamente per loro. Mi sono fatta coraggio, ho rischiato, e ho declamato quanto segue alla mia classe di piccoli troll:

“Il rispetto secondo me

è accettare l’allegria a volte inopportuna di Letizia;

è accettare lo sguardo da “ma cosa sta dicendo questa qui” di ElisaB;

è accettare la erre moscia di Giulia;

è accettare le chiacchiere di Francesca e Marriarrita;

è accettare la nuca e le spalle di Cristina;

è accettare l’inquietante silenzio di MartinaP;

è accettare la sintesi di Simona;

è accettare le domande, a volte surreali, di Arianna e di Gaia;

è accettare i continui tentativi di approccio di Matteo con Carlà;

è accettare i continui tentativi di approccio di Gianandrea con Arianna e Carlà;

è accettare i continui tentativi di approccio di Federico con chiunque;

è accettare  la complicità tra Paolo e MartinaS;

è accettare l’ingenuità di Sofia;

è accettare  la furbizia di Camilla;

è accettare  la testardaggine di Sabino;

è accettare  le unghie multicolor di Fjoralba;

è accettare l’espressione perennemente scazzata di Marta ed Eleonora;

è accettare le megalomanie di Carlà.

Il rispetto, secondo me, è fermarsi un attimo prima di andare via e voltarsi indietro per vedere meglio, con lenti da miope sul cuore, quello che siamo e chi abbiamo di fronte.”

La classe mi ha dato 10, quasi all’unanimità (spero).



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