Vi è anche la forma oriuòlo e, ancora pià antica, quella di orivòlo. In ogni caso, per dirla come si diceva ai tempi, si tratta di "un termine generico per indicare qualsiasi artifizio acconcio a segnare il decorrere del tempo".
Come è logico, comunque, i termini e i significati appena visti non hanno nulla a che spartire con l'orologio che conosciamo oggi (quelli meccanici, per capirci, inventati nel Medioevo), perché nel passato più remoto si misurava il tempo con orologi solari (meridiane), oppure ad acqua (clepsidre).
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