C’è troppo da dire; è per questo che non si parla.
I passi si fanno titubanti e il cuore lega di più e nega
l’evidenza.
La persistenza delle onde mi ammaina
le scelte; ammutinata da una tempesta troppo
calma, il mio cappello da marinaio è caduto
dove corrono i delfini.
Saltano anche loro controcorrente.
Che c’è troppo da dire in questo mondo,
e troppo non s’ha da dire,
che non è il tempo.